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Abodi: "Bravo il Carpi, secondo posto lotta aperta. E il Varese..."

ESCLUSIVA TMW - Abodi: "Bravo il Carpi, secondo posto lotta aperta. E il Varese..."TUTTO mercato WEB
© foto di foto Federico De Luca
sabato 2 maggio 2015, 10:002015
di Alessio Alaimo

"Le assemblee sono sempre utili". Così a proposito dell'Assemblea di giovedì il presidente della Lega Serie B, Andrea Abodi, a TuttoMercatoWeb.com. "Le assemblee - prosegue il numero uno della Lega - sono un momento per parlare. Non sono state prese decisioni particolarmente degne di nota, è stata un'assemblea di routine. Abbiamo deciso gli orari dei playoff e i playout, s'è discusso della tecnologia con l'intenzione di andare avanti con la richiesta presentata al Presidente Federale degli assistenti di tribuna che ha elaborato la Virtus Lanciano e la Lega ha fatto sua. Formalizzeremo la richiesta di consentire al Giudice Sportivo di poter vedere le immagini non solo per le prove a carico dei calciatori ma anche a discarico. Anche per rimediare a possibili errori di valutazione degli arbitri, con grande serenità".

Intanto il Carpi vola in serie A.
"Abbiamo fatto le congratulazioni al Carpi. E anche alla Salernitana, che ritorna nella nostra famiglia. Ora la lotta è ancora aperta, mancano quattro giornate e tanti verdetti devono essere decisi: questa è garanzia che il campionato con la sua vivacità e la sua incertezza garantirà regolarità".

Lotito non era particolarmente felice di vedere il Carpi in serie A.
"Una competizione sana può accogliere anche bacini d'utenza più limitati, come accade in altre realtà come Bundesliga e Liga. La competizione ha una sua qualità al di là del fatto che entri una realtà più piccola delle altre. Anzi, è un modo per ribadire che nella massima serie entra chi merita. Poi c'è il tema delle infrastrutture che in Italia ha una sua complessità: se stiamo lavorando su tre piani di fattibilità e ne stanno arrivando altri due vuol dire che si sta mettendo in moto un meccanismo in cui le società si rendono conto che non basta avere una buona squadra per andare in serie A. E non è solo per un fatto di ricavi, ma anche di accoglienza perché lo stadio è la casa del tifoso".

Probabilmente Lotito ha espresso un concetto di molti, ma in maniera colorita. Come dire: Carpi e Frosinone in serie A interessano a pochi, meglio le grandi piazze. La sua reazione qual è stata?
"Per me il bacino d'utenza non è un elemento di selezione. Non lo è in nessun Paese dove si gioca a calcio, non è il bacino d'utenza la discriminante. La crescita deve verificarsi attraverso la solidità finanziaria, le infrastrutture e altro. Da parte nostra la reazione non c'è stata: la frase rischiava di essere interpretata in ottica di una decisione già presa a tavolino, ma nel nostro campionato sale e scende chi merita".

Intanto a Varese la situazione è complicata: difficoltà economiche e ultimo posto in classifica che sa di retrocessione. Un mini Parma?
"Rispetto al Parma è una situazione drasticamente diversa. La retrocessione del Varese è probabile ma non certa e nonostante ciò la squadra continua a giocare e a rendere onore alla professionalità dei suoi calciatori. Bisogna sottolineare anche aspetti che dimostrano una maturazione. In altri anni situazioni del genere avrebbero portato alla deriva. Le difficoltà fanno parte di un percorso aziendale e anche sportivo. La cosa della quale gli appassionati di calcio devono essere certi è che una società ogni due mesi viene controllata e tutto viene riportato alla Covisoc. Il Varese si è iscritto grazie al sacrificio del suo presidente e della sua proprietà dando garanzie, poi le difficoltà fanno parte di questi tempi e valgono per le aziende e per il calcio. Laurenza però è ancora lì".

Ma con il pagamento degli stipendi a Varese fanno fatica. Avrebbero dovuto pagare il 16 aprile.
"Sono stati pagati la scorsa settimana, così come la settimana prima sono stati pagati i collaboratori. Sconterà la penalizzazione il prossimo anno. I primi soldi sono andati ai collaboratori e ai fornitori che non prendevano quanto dovuto da qualche mese e poi sono stati pagati anche i calciatori. La proprietà è lì, si assume le sue responsabilità e sta dialogando grazie anche al sindaco di Varese con imprenditori del posto interessati ad entrare in società. Mi sembra che nonostante tutto la situazione sia sotto controllo. E nelle difficoltà credo sia più che dignitosa. Nel frattempo le altre situazioni critiche che avevamo in Lega sono state risolte: il Bologna grazie alla nuova proprietà, così come il Brescia".

Torniamo al calcio giocato: il Carpi in A è una sorpresa, proprio come il fatto che non ci arrivino squadre come Catania e Bari.
"La serie B è un campionato irriverente che non riconosce le gerarchie della vigilia, sul campo sorprende come è giusto che sia, direi che questo è l'ingrediente più affascinante del campionato. La qualità del campionato dipende proprio dall'imprevedibilità. Le gerarchie si sovvertono. Se oggi il Carpi è in serie A e squadre come Bari, Catania e apparenti predestinate invece magari hanno fatto un po' di fatica è la conferme delle difficoltà della serie B. Penso che tutto sommato, al di là del fatto che ci si aspettasse che le grandi tornassero su, per un Presidente la cosa importante è che il campionato sia regolare".

Andasse su anche il Frosinone, Lotito potrebbe davvero non prenderla bene...
"Il Presidente Stirpe ha detto: «se il Frosinone va in A Lotito è un veggente, vuol dire che capisce di calcio». Una battuta, prendiamola come tale".

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