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Albinoleffe, Previtali: "Arrivo a 5 gol e ci salviamo"

ESCLUSIVA TMW - Albinoleffe, Previtali: "Arrivo a 5 gol e ci salviamo" TUTTO mercato WEB
© foto di Foto Alberto Mariani
venerdì 22 aprile 2011, 18:062011
di Claudio Sottile
Roberto Previtali, centrocampista classe '81, veste la maglia dell'Albinoleffe. Nel suo curriculum ricordiamo le esperienze con Atalanta, Lumezzane, Alzano Virescit e Spezia.

"O capitano! Mio capitano! [...] La nave ha superato ogni tempesta, l'ambito premio è vinto". Roberto Previtali (29), fascia dell'Albinoleffe al braccio, ha voglia di aiutare i suoi ad uscire dalla perturbazione della bassa classifica, per dirigersi verso il tesoro della salvezza. E in ESCLUSIVA per TMW, tra Mondonico e il coreano Ahn, prova a scoprirsi bomber fra i bomber.

Roberto, nell'ultimo turno avete rifilato un poker a domicilio del Cittadella, da dove nasce un risultato così roboante?
"Dopo un periodo in cui facevamo buone prestazioni, che però vanificavamo con errori negli ultimi minuti che ci sono costati molti punti, tipo col Torino a due minuti dalla fine, a Sassuolo, abbiamo raccolto dei frutti. La vittoria col Cittadella, forse più larga dei meriti acquisiti sul campo, è figlia di una partita in cui non abbiamo sbagliato niente".

Stasera con il Grosseto puntate ad un pareggio che muova la classifica di entrambe?
"L'ideale sarebbe una vittoria, ma anche un pareggio non sarebbe da buttare. L'imperativo è non perdere, soprattutto, in questo momento del campionato non dobbiamo buttare punti".

A che punteggio individui la zona tranquillità?
"Non è semplice, le squadre sono tutte lì, credo che a quota cinquanta ci sia una certa sicurezza".

Quindi il gruppone con Empoli, Livorno, Crotone e Modena, fermo a quarantasei punti, rischia di essere risucchiato?
"Le squadre che compongono il gruppo che sta a quarantasei possono essere le ultime che rischiano. Certo fa sorridere pensare che il Livorno lotti per i play out, ma se quelle squadre facessero il nostro ruolino di marca, quando abbiamo inanellato cinque punti in otto partite, o quello del Piacenza con un punto in cinque partite, sarebbero immischiate. Se arriva una crisi in questo momento sono dolori. A parte le due di testa, tutte le squadre possono vincere con tutte, è un campionato di lotta".

Avete il sesto miglior attacco della Serie B ma la peggior difesa alla pari con Piacenza e Frosinone, come leggi questi numeri?
"Purtroppo è stato il nostro difetto più grosso, abbiamo subito tanti gol, frutto di errori individuali che ci sono costati dei punti. Se siamo in questa posizione di classifica vuol dire che La fase difensiva, che non riguarda solo la difesa ma tutta la squadra, in certe situazioni non è stata all'altezza".

Dalle tue parole traspare una certa delusione.
"Esatto, la delusione sta nel fatto di aver lasciato sul campo quattro - cinque punti che con un pizzico di attenzione maggiore ci avrebbero permesso di stare in una posizione molto più tranquilla".

Continuando con questi numeri si arriva alla salvezza, o diventa indispensabile aggiustare qualcosa dietro?
"La salvezza arriva facendo delle vittorie, quando non prendi gol il minimo che puoi fare è prendere un punto, se riesci a farne uno ne prendi tre. Partire sempre con l'handicap di recuperare in risultato non è sempre possibile, quindi dobbiamo darci una regolata con la fase difensiva".

Quanto ha contribuito in questo campionato altalenante la vicenda di salute di mister Mondonico?
"La situazione di salute del mister è stata un fulmine a ciel sereno, ma è ritornata in tempi brevi alla normalità, perché il dramma si è rivelato meno duro di quanto poteva prospettarsi. Sulle prime abbiamo avuto una reazione positiva, perché ci siamo stretti, secondo me questa sofferenza di classifica dipende solamente dagli errori che abbiamo fatto".

A livello personale stai disputando la migliore stagione della tua carriera, abbellita già da tre gol, più di quanti ne avessi mai fatti in dieci anni di professionismo!
"Sono contento della mia stagione, ho già fatto trenta presenze, vuol dire che sono stato protagonista di questo campionato. Mi piacerebbe arrivare a cinque gol, mancano sei partite importantissime, raggiungere quella quota significherebbe siglare reti pesanti".

L'attuale capocannoniere dell'Albinoleffe è Omar Torri (29), una vita in C e ora protagonista anche in B, essendo arrivato in doppia cifra. Secondo te è pronto per imporsi anche in Serie A?
"Quando uno segna nell'area di rigore sa farlo in tutte le categorie, Omar l'ha dimostrato già l'anno scorso quando siglò sei gol in pochissime partite, è un bomber vero, visto che segna in sostanza ogni partita e mezzo. Merita la Serie A, faccio il tifo per lui affinché la raggiunga".

E tu sei da Serie A, dopo la presenza del 2000/2001, in un Perugia - Atalanta in cui segnò addirittura il coreano Ahn (35)?
"Sì, ho fatto l'esordio dieci anni fa, l'ho solo assaggiata. Sono contento di come sono cresciuto negli ultimi tre anni, mi sento pienamente un giocatore di Serie B. So che a ventinove anni forse non è facilissimo salire di categoria, mi piacerebbe provare l'esperienza, adesso però sinceramente devo dare un contributo per la salvezza. Il resto dei discorsi si potrà fare a categoria mantenuta".

La Serie A avresti potuto conquistarla quest'anno con l'Atalanta, visto che nel giugno scorso sembravi vicinissimo ai nerazzurri...
"Contatti con me non ce ne furono, qualcosa si mosse a livello di procuratore, ma poi non sarei stato al centro del loro progetto tecnico e non se n'è fatto niente".

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