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esclusiva

Caracciolo: "Brescia nel destino. Di Cesare non è un macellaio"

ESCLUSIVA TMW - Caracciolo: "Brescia nel destino. Di Cesare non è un macellaio"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 18 settembre 2014, 18:542014
di Marco Conterio

Trentatrè volte Andrea Caracciolo. L'Airone è una delle bandiere più importanti del calcio italiano. Centimetri, gol e braccia che flettono, col sorriso stampato sul volto. Quante volte, in trentatrè anni, che la punta del Brescia festeggia in esclusiva con Tuttomercatoweb.com.
Gli auguri sono di rito.
"Grazie, davvero. E dire che mi sento anche meglio ora di quando ero più giovane...".
Bene per il Brescia. Che stagione sarà?
"Sarà una stagione dove dovremo cercare di fare il nostro meglio. In estate abbiamo avuto dei problemi, ora risolti ma non partiamo con aspettative altissime, è chiaro. Però faremo del nostro meglio, come sempre".
E' senatore in una rosa molto giovane.
"I giovani sono il futuro del calcio, delle società. E' giusto farli giocare, aiutarli, metterli nelle condizioni di poter dimostrare il loro valore. Non è giusto mandarli allo sbaraglio: giusto che giochino se meritano".
Quante volte vuol fare l'Airone, invece?
"Non mi creo obiettivi, non portano benissimo... I gol fan sempre piacere, spero di farne il più possibile".
I compleanni son giorni buoni per guardarsi indietro. Che carriera è stata, la sua?
"E' stata una carriera dove è andata abbastanza bene. Col senno di poi potevo fare meglio, ma sono contento di quel che ho fatto per il Brescia.

Spiace una cosa semmai: quando sono andato in altri club, non ho forse dimostrato il mio valore. Però evidentemente era destino".
Giocare nel Brescia.
"Sono un ragazzo fortunato. Ho avuto la fortuna di poter fare certe scelte. Ce ne sono poche, di bandiere, ma è il calcio che è cambiato".
Anche questa B?
"Per quel che ho visto ora, mi sembra di un livello più alto della passata stagione. Le ultime tre gare sono state toste, non sarà facile per nessuno e sarà un campionato bellissimo".
Da capitano: che idea si è fatto dell'infortunio di Baldanzeddu, della Virtus Entella, per il fallo del suo compagno Di Cesare?
"Faccio un grosso in bocca al lupo a Baldanzeddu, se lo merita. Sono sfortune che purtroppo capitano, a lui ne è capitata una grandissima. Spero che i tempi di recupero si riducano".
E Di Cesare?
"Io conosco Di Cesare da un anno ed è sbagliato etichettarlo come macellaio. Ho rivisto l'azione, volevo capire meglio se fosse volontaria o no ma non lo era. Alza la gamba perché il pallone era alto e nello scendere prende il ginocchio di Baldanzeddu. E' stata una sfortuna incredibile. Mazzone diceva 'il giocatore quando entra in campo deve farsi il segno della croce. Sa come entra ma non come esce'. E' la triste verità".
Come l'ha visto?
"Lo vedo triste, tanta gente ha detto cose non vere. Lui si sente in colpa per aver causato un infortunio del genere ed in più è etichettato come macellaio e non merita neanche maxi squalifiche, visto che non era un fallo volontario".

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