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esclusiva

Ds Entella: "Prina nella storia del club, ma qualcosa si era rotto"

ESCLUSIVA TMW - Ds Entella: "Prina nella storia del club, ma qualcosa si era rotto"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 13 aprile 2015, 15:002015
di Tommaso Maschio

Dopo quattro anni è finita l'avventura di Luca Prina sulla panchina della Virtus Entella, club guidato dalla Lega Pro alla storica promozione in Serie B. La classifica deficitaria, con i liguri in piena zona play out hanno fatto si che la società prendesse una decisione difficile e affidasse le speranze di salvezza ad Alfredo Aglietti. Per commentare quanto successo nelle giornata di ieri la redazione di Tuttomercatoweb.com ha sentito il direttore sportivo del club di Chiavari Matteo Superbi: "E' stata una scelta molto difficile dopo quattro anni fatti di gioie e dolori, ma sopratutto gioie. Però ci è sembrata l'unica scelta possibile da fare per andare alla ricerca della salvezza perché qualcosa si era rotto. Non è sempre facile dare stimoli e motivazioni a un gruppo con cui si lavora da quattro anni a stretto contatto e dopo la sconfitta di Modena ci è sembrato giusto cambiare. - continua Superbi – Non dimentichiamo però cosa ha fatto Prina per noi, perché resterà nei libri di storia della società. In particolare la promozione in Serie B sarà sempre legata anche al nome dell'allenatore. Sono sicuro che a giugno ripartirà per una nuova avventura perché è un tecnico capace, preparato e non avrà difficoltà a trovare una squadra che punti su di lui".

Come mai la scelta è ricaduta su Aglietti?
"Per tre fattori principalmente: la voglia di rimettersi in gioco, la conoscenza della Serie B e il suo stile di gioco. Fin dal primo colloquio abbiamo visto in lui l'intenzione di tornare sulla panchina dopo alcuni mesi a ricaricare le batterie e siamo subito stati convinti dalle sue motivazioni. Ha grande entusiasmo e pensiamo che il suo modulo di gioco, il 4-3-3, sia perfetto per la nostra squadra che già da gennaio era andata verso questa soluzione. Era la scelta migliore che potevamo fare, la nostra prima opzione".

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