Ds Lanciano: "Cerri stia sereno. D'Aversa, convinti dai suoi valori"
Luca Leone, direttore sportivo della Virtus Lanciano, abbassa i toni, azzera i proclami e spegne le tante luci che si sono accese sul nuovo wonder boy della Serie B. Parliamo di Alberto Cerri, classe 1996 del Parma, già autore di quattro reti in serie cadetta. "Se ne parla troppo, quando farà cento partite allora lo faremo ma ora lasciamolo tranquillo -dice Leone a Tuttomercatoweb.com. E poi prosegue, sul momento dei suoi-: "Siamo contenti, ma potevamo avere molti più punti".
Tra le gare da dimenticare, il 5-1 in casa col Frosinone.
"Non si può dimenticare, meglio ricordarla, per non rifarla".
Ora il Cittadella.
"Queste sono le partite che contano di più per noi, quelle vere, per i nostri obiettivi".
Che B le pare?
"E' sempre stata una bella Serie B, un campionato bello, affascinante, di alto livello. Abbiamo giocato troppe poche gare, è presto parlare di quel che ci aspettiamo o no, idem per fare bilanci. Le carte iniziamo a farle tra un po', idem aspettative o meno".
Settimane fa, si parlava di D'Aversa già in bilico.
"Si parla troppo, c'è da lavorare e basta. Non si può perdere una partita e parlare di tragedia. Meno se ne parla e meno è tragedia... Si fa bene e si diventa uomini copertina, si fa male e succedono i drammi".
Avete scelto un tecnico nuovo, una 'scommessa', se vogliamo.
"Siamo tutti una scommessa, anche uno che ha allenato vent'anni come Prandelli ed è stato messo in croce. E' una certezza ma è stato tutto accantonato per dei ko in Nazionale, se abbiamo scelto D'Aversa è perché ci sono stati valori a cui abbiamo guardato".
E di D'Aversa cosa l'ha convinta?
"Senso d'appartenza, passione. E' da quattro anni con noi, abbiamo costruito la B mattone su mattone, vogliamo mantenerla con le unghie e con i denti con chi ha portato quei mattoni nel nostro progetto. Queste persone ce le teniamo strette, andando avanti per la nostra strada, lavorando a testa bassa con la nostra gente, con umiltà".