Modena, Brighenti: "Pensavo alla salvezza, grande Novellino"
Intervistato ai microfoni di TuttoMercatoWeb, il presidente onorario del Modena Sergio Brighenti ha commentato la vittoria sullo Spezia di ieri, che porta i Canarini alle semifinali contro il Cesena.
"Ad un certo punto del campionato io pensavo solo alla salvezza, poi nel girone di ritorno abbiamo fatto 42 punti con la scoperta di due giovani come Minarini e Rizzo e l'arrivo di Granoche; questi sono stati tre punti importanti e ne va dato merito a Novellino".
Come vede la semifinale?
"A differenza di ieri sarà andata e ritorno, il vantaggio psicologico ce l'ha il Cesena che giocherà la seconda partita in casa, ma nel calcio non c'è niente di sicuro".
Lei è stato nello staff della Nazionale qualche tempo fa, cosa ne pensa delle esclusioni di Destro e Rossi?
"Destro trova un precedente proprio in me stesso: nel 1952 in Finlandia l'allenatore mi chiese se preferivo partire con loro o rimanere in Italia, e optai per la seconda perché stavo passando all'Inter, dove dovevo sostituire Boniperti. Destro dovrebbe avere la pazienza, perché il tempo lavora per lui e può diventare titolare. Secondo ma ha sbagliato, io sono rimasto perché c'erano le trattative in corso; sarei potuto partire dopo, ma la squadra è stata eliminata dall'Ungheria. Andare come riserve non è un disonore, Destro ancora non ha dimostrato di essere un campione; inoltre ci vuole sempre rispetto per i colori della Nazionale".
E per quanto riguarda Rossi che idea si è fatto?
"Do ragione a Prandelli, l'ho seguito bene negli ultimi allenamenti e non ha mai accettato uno scontro diretto; la situazione era precaria. Lo ha convocato nei 30 perché pensava di poterlo recuperare, poi il tutto forse è stato troppo strumentalizzato dai media; nel Mondiale serve anche la condizione fisica, altrimenti si rende poco".