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ESCLUSIVA TMW - Spezia, Testini: "Voglio il campo, non rivincite"

ESCLUSIVA TMW - Spezia, Testini: "Voglio il campo, non rivincite"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano/TuttoLegaPro.com
venerdì 22 febbraio 2013, 18:452013
di Claudio Sottile

Non se n'era mai andato, ma era come se non ci fosse. Fuori lista, emarginato dalla cena natalizia del club, ammesso agli allenamenti ma confinato in un altro spogliatoio, considerato addirittura persona non gradita nelle gare interne.

Emiliano Testini (36), ala sinistra dello Spezia, la stagione post triplete di Lega Pro la immaginava diversa. E invece l'ha vissuta così, almeno fino all'esonero di mister Michele Serena, artefice assieme all'ex DS Nelso Ricci della decisione di tenerlo fuori dal progetto.

Nel gennaio 2013 arriva il tandem Atzori - Vitale, il mondo cambia e il lungo rettilineo finale del campionato diventa un trampolino verso un sogno che inizia per A maiuscola, come lo stesso Testini lascia intendere, senza giri di parole, in ESCLUSIVA a TMW.
"Ho entusiasmo da vendere. Dopo mesi ai margini, voglio aiutare la squadra a raggiungere un obiettivo storico, che io stesso cerco di raggiungere da tutta una carriera. Un po' di conoscenza della B ce l'ho, cercherò di dare una mano al gruppo con il mio bagaglio di esperienza. La Serie A è lì e dobbiamo andare a prenderla. A luglio sarò svincolato però non ci penso, i mesi che ci separano dalla fine del campionato sono più importanti di tutto e tutti. Voglio il campo, non rivincite".

Gruppo che, nonostante tutto, ha sempre cercato di farti sentire parte integrante.
"Sì e voglio ringraziarli, uno per uno. Anche se ero fuori m'invitavano alle cene tra di loro, mi coinvolgevano il più possibile negli appuntamenti non istituzionali. Hanno tenuto sempre un comportamento eccelso. Mi pesava molto non andare alle partite perché non ero gradito, non potevo cambiarmi nel loro stesso spazio, i ragazzi però non hanno mai fatto distinzioni fuori dal campo. Il nostro rapporto ne esce rafforzato".

Attestati di stima ne hai ricevuti dai compagni...
"Non ho mai mollato, e mi dicevano di 'invidiarmi' per l'impegno quotidiano che mettevo, nonostante sapessi che non avrei mai rivisto il campo da gioco. Mi sono stati vicini, facendomi sempre capire in tutti i modi che avrebbe fatto loro piacere riavermi nei ranghi".

Reintegro avvenuto con l'avvento della nuova conduzione tecnica.
"E pensare che io non me l'aspettavo. Esprimo gratitudine verso Atzori e Vitale che mi hanno rimesso in lista. Dopo venti anni in quest'ambiente avevo bisogna della stima come uomo ancor prima che come calciatore, e da loro l'ho avvertita forte e chiara. Rivivo i riti dello spogliatoio e mi sembra di sognare".

Al momento sei fuori per un piccolo intervento ala cartilagine del ginocchio destro, quando ritornerai in campo dove pensi di trovare la squadra?
"Non lo so, mi basterebbe anche avere la stessa posizione di oggi, così da essere nella scia play off. Per quanto riguarda la mia guarigione ringrazio lo staff medico nelle persone dei medici Coletti, Coari e Gola, che si sono messi a disposizione totalmente, individuando il problema e andando a intervenire con estrema efficacia. Tra venti giorni sarò pronto".

Facciamo un piccolo passo indietro. Perché questa chiusura totale da parte di Serena, dopo un'annata culminata con un triplice trionfo?
"Nel giugno scorso sono state fatte delle scelte, tecniche e umane, nel calcio ci sta. Io mi sono comportato sempre in maniera professionale, mai mancato di rispetto a lui o all'ex Direttore. Non giudico le scelte, io rispondo soltanto alla mia coscienza".

Nel periodo da separato in casa chi ti ha aiutato a non mollare?
"Due persone: Maurizio, un mio amico spezzino, e Alessandro Gaucci".

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