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Favini: "Verona, Pazzini è unico. E Ganz non si demoralizzi"

Favini: "Verona, Pazzini è unico. E Ganz non si demoralizzi"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
mercoledì 19 ottobre 2016, 11:182016
di Ivan Cardia

Il vivaio dell'Atalanta, da anni, ha un segreto. Un nome e un cognome, Mino Favini, che per anni è stato responsabile del settore giovanile del club orobico. E fra i tanti talenti passati da Zingonia ha scoperto anche Giampaolo Pazzini. Ne ha parlato lui stesso al Corriere di Verona: "Lo seguo sempre, seppure da distante: mi faccio scrupolo, non vorrei disturbarlo. Proprio la sua prima rete, sabato con l'Ascoli, è stata esemplare delle qualità che in lui si notavano già da adolescente: uno stacco di testa imponente, un'elevazione fuori dal comune. Per il gioco aereo ha un istinto speciale. Non mi riferisco soltanto alla capacità di segnare, ma anche per come lo sa utilizzare per dare soluzioni tattiche utili a tutta la squadra.

Sorpreso dai suoi gol? Per nulla, perché uno come lui è unico, non ci sono termini di paragone. Ho avuto tanti altri centravanti con me. Una vaga somiglianza ci può essere con Marco Simone, che diressi ai suoi esordi al Como, prima che passassi all'Atalanta, ma Giampaolo ha più fisicità. La sa qual è la sua dote migliore? L'umiltà. Si è rimesso in discussione in Serie B, non era scontato, e neppure semplice. Ma a Verona si trova bene, è una realtà in cui si è calato per una scelta di vita.

Ganz? Conosco bene suo padre, Maurizio, che è un caro amico ed è stato, pure lui, uno splendido attaccante. Suo figlio ha l'identico fiuto per il gol: avverte il profumo della rete. Non me la sento di dargli consigli, se non quello di avere pazienza. Adesso, con un Pazzini così, sarebbe difficile per tutti essere impiegati con regolarità. Non si demoralizzi: è un giocatore forte, di grandi prospettive. E guardi proprio all'esempio di Giampaolo".