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Filippeschi: "Corrado? Impressione positiva. Pisa pretende conclusione"

Filippeschi: "Corrado? Impressione positiva. Pisa pretende conclusione"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Casinelli/TuttoFrosinone.com
giovedì 1 dicembre 2016, 11:472016
di Ivan Cardia

Ospite de Il Nerazzurro su Canale 50, il sindaco di Pisa Marco Filippeschi ha fatto il punto sulla trattativa per la cessione della società. Ecco quanto riportato da tuttopisa.it: "A Palazzo Gambacorti ho incontrato Giuseppe Corrado, anche per una pressione positiva che ha fatto Abodi che mi ha chiamato informandomi del fatto che lo stesso Corrado volesse parlarmi: a un colloquio telefonico è seguito l'incontro, io non sono andato a cercarlo ma chiaramente sono sempre rimasto a disposizione quando c'è stato bisogno. Ho apprezzato molto il modo sobrio col quale si è posto alla città, promesse misurate e mai nulla di gridato, visto il passato è stato un accostamento positivo.

Io ho chiesto tempi brevi, i Corrado addirittura li vogliono brevissimi, ma ci sono difficoltà di interlocuzione con la proprietà, per le ragioni ormai note legate ai domiciliari di Petroni: loro hanno chiesto ai giudici interlocuzione diretta con Petroni, sono in attesa di risposta. Io comunque gli ho presentato la difficile situazione che già conoscevo da ottobre, ci sono obblighi societari, non solo sportivi: ci sono scadenze che possono aggravare in modo irrimediabile la situazione della società, si deve arrivare prima delle stesse o trovare i modi per fargli fronte, non si devono instaurare altri automatismi negativi. A dicembre sono già 5 i mesi di crisi, e la situazione si è aggravata. Ma i Corrado sono consapevoli e impegnati a trovare soluzioni.

Alla situazione di Lucchesi è solo stato fatto un cenno, Corrado mi ha detto che vuole stimolare il management affinchè si concluda positivamente la trattativa: io spero ci sia la disponibilità per agevolare questa attesa soluzione, credo che anche lui abbia interesse per una conclusione positiva. Però non so di novità specifiche.

Il tema non è tanto quello formale di chi mette una firma, chi la mette c'è, non è Petroni ma sono altri, il problema è chi decide di mettere un punto definitivo a questa vicenda. Io non ho sentito,dalle parole di Corrado, emergere grandi problemi di trattativa o distanze incolmabili a livello economico, loro hanno anche fatto uno sforzo in più, l'offerta è stata rafforzata per poter far fronte alle scadenze del 16 dicembre, ora c'è da sperare che il contatto diretto o indiretto chiuda la trattativa. Credo sia anche la speranza di Abodi, il cui percorso non prevede sospensione ma conclusione.

La città auspica, pretende, che si arrivi a una conclusione, anche perché la conclusione è nell'interesse di tutti, altrimenti si rischia un azzeramento del valore della società: chi finora è stato proprietario nella trattativa si vede riconosciute tante cose, c'è anche una razionalità nel vedere la luce in fondo al tunnel. Torno a ricordare che c'è anche la vicenda sindacale dei giocatori, quello che si è evitato a metà ottobre può riaccendersi adesso: serve quindi senso di responsabilità, alternative non ce ne sono. E ostacoli su questo percorso non ce ne devono essere, tutti devono fare la propria parte.

La sensazione è di un gruppo che vuole concludere, c'è un assetto con un'attitudine imprenditoriale che può dar vita a un progetto sportivo importante e duraturo: mi è parso di cogliere un aspetto molto positivo, che si unisce al low profile che loro hanno tenuto. A me è piaciuto questo modo di presentarsi alla città, stanno lavorando molto per arrivare in fondo e ripartire con una certa ambizione, anche se chiaramente questi 5 mesi hanno portato un danno. I Corrado hanno poi anche una certa visibilità della città, capiscono cosa vuol dire il brand Pisa. Hanno anche interloquito con Nesi per la questione stadio, e hanno già incontrato e incontreranno anche altri imprenditori per capire come minimizzare l'impatto con la crisi calcistica.

Sportativa? Con il fondo siamo riusciti a partire con il campionato e a riportare a Pisa Gattuso, le sei offerte fatte non erano offerte finte, e io li avrei sfidati al di la delle garanzie, arrivando in fondo a una trattativa per vedere se erano davvero disponibili a onorare gli impegni. Della due diligence c'era bisogno, il debito era più importante di quello che dicevano. Ma lasciamoci alle spalle il passato, un compratore c'è, un gruppo solido e volenteroso, che ha fatto offerta seria con credenziali importanti date anche alla Lega".