Latina, Acosty: "Stiamo giocando molto bene ma raccogliendo poco"

Impegnato in conferenza stampa, l'esterno offensivo del Latina Boadu Maxwell Acosty ha fatto il punto sul momento di campionato dei pontini: "Penso di non dire nulla di sbagliato affermando che in questo periodo stiamo giocando bene, molto bene. Alla fine, però, stiamo raccogliendo poco perché subiamo gol evitabili. Fa parte del gioco, non è colpa dei difensori o del portiere perché in campo si va in 11 e i primi difensori devono essere proprio gli attaccanti: magari caliamo un pò in attenzione, dobbiamo stare più attenti. Se continueremo a giocare così sono convinto che i risultati arriveranno, abbiamo gioco e giocatori, dobbiamo solo restare più concentrati per tutto l'arco della partita: se evitiamo gli errori possiamo vincerle tutte a partire dalla prossima. A Lanciano dobbiamo prenderci i tre punti perché, dopo quelli regalati sabato scorso, ci servono a tutti i costi. Sappiamo che non sarà semplice anche perché ci attende un campo su cui è difficile giocare palla a terra come piace a noi, ma dobbiamo comunque trovare il modo per vincere.

Finora questa è senza dubbio la mia migliore stagione in Italia. Sto migliorando la mia media realizzativa e significa che le cose stanno girando bene dal punto di vista personale. Ringrazio Dio, la società, lo staff tecnico e i miei compagni che mi trasmettono molta fiducia: loro mi fanno sentire importante, parte integrante del progetto, questo è bello e stimolante. Spero di continuare così aiutando il Latina a fare una bella stagione. Mister Somma mi chiede di puntare sempre la porta, senza girare troppo per il campo: tatticamente devo imparare tanto, il mister mi sta dando una grossa mano ma faccio ancora un pò fatica visto che ho iniziato a giocare tardi al calcio. A quanti anni ho iniziato? A 16 perché prima ho sempre studiato: il calcio in Africa non è come qui e i miei genitori non volevano che perdessi tempo per fare qualcosa che non mi avrebbe garantito un futuro. Giocavo per strada con gli amici dopo la scuola, un giorno mi hanno visto e mi hanno portato in Italia per fare un provino: è iniziato tutto dal quel giorno".