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Nesi: "Pisa, NGM pronta a garantire agibilità dell'Arena Garibaldi"

Nesi: "Pisa, NGM pronta a garantire agibilità dell'Arena Garibaldi"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Casinelli/TuttoFrosinone.com
martedì 27 settembre 2016, 20:382016
di Ivan Cardia

Possibili novità sul futuro dell'Arena Garibaldi. Attraverso le colonne de Il Tirreno, Stefano Nesi, fondatore e patron di NGM, azienda operante nel settore della telefonia con sede a Santa Maria a Monte (in provincia di Pisa), ha infatti dichiarato: "Ngm è pronta ad occuparsi dei lavori allo stadio ed in seguito della gestione della biglietteria, del marketing e delle sponsorizzazioni. Abbiamo già avuto il via libera dalla famiglia Petroni in accordo con il presidente della Lega di serie B Andrea Abodi. Vogliamo riproporre a Pisa il modello Empoli. Ci assumiamo quindi l'esclusiva responsabilità di rendere agibile l'Arena Garibaldi.

Abbiamo dovuto fare alcuni lavori di emergenza per permettere comunque l'apertura dello stadio: in particolare tutti i collegamenti elettrici per consentire le riprese televisive, compresa la presenza di un generatore in caso di necessità. Hanno lavorato quasi quaranta persone, oltre ai tecnici comunali, per far sì che almeno a porte chiuse l'Arena potesse ospitare la gara.

Ora potremo partire con gli interventi necessari, iniziando da quelli per i quali non è permessa alcuna deroga. Sto parlando della videosorveglianza, dei tornelli e dell'illuminazione. Senza questi lavori è impensabile ottenere il via libera della Lega di serie B alla partite casalinghe con il pubblico. Il tempo per completare questi interventi è calcolabile in circa un mese. Credo che a giorni l'amministratore unico della società firmerà la convenzione. A quel punto chiederemo all'amministrazione comunale il permesso di proseguire i lavori in attesa dei passaggi istituzionali che la convenzione deve compiere. Con la questura affronteremo la questione della videosorveglianza, visto che questo aspetto è di sua competenza.

I tempi sono stretti ma ci proviamo. Magari puntando all'inizio ad una capienza ridotta, eventualmente solo per gli abbonati. L'idea sarebbe quella di aprire progressivamente i settori dello stadio una volta effettuati i lavori che consentono appunto il loro utilizzo. Abbiamo spiegato alla proprietà come uno stadio chiuso sia un danno economico incredibile e quindi è necessario investire per aprirlo al più presto nello stesso interesse del club. A quel punto penseremo anche ad una campagna di abbonamenti ricalibrata sulle partite realmente disputate all'Arena".