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Paparesta: "Bari merita progetto serio. Giancaspro, non evitato fallimento"

Paparesta: "Bari merita progetto serio. Giancaspro, non evitato fallimento"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
mercoledì 2 novembre 2016, 18:032016
di Luca Bargellini

All'Hotel Palace di Bari Gianluca Paparesta, ex fischietto internazionae nonché ex patron del Bari, è tornato a parlare del club bianconrosso facendo chiarezza attraverso una lunga conferenza stampa: "Sono venute fuori notizie su un'azione giudiziaria sulla cessione delle quote - si legge su TuttoBari.com -. Non è vero. Non voglio alcun rimborso. Voglio capire se un giudice può sentenziare se avevo diritto a conservare le mie quote. Se così fosse, potrei riprendere il pacchetto azionario del Bari. Ho fatto di tutto affinché Bari meritasse il meglio in questi due anni. Nei miei confronti c'è stata ilarità. La città merita un progetto di alto livello, nazionale ed internazionale. Ho cercato in tutti i modi di far interessare imprenditori al Bari. Dal 7 ottobre 2013 sono entrato nel Bari, chiamato dai Matarrese verso i quali nutro rispetto. Non appartengo alla categoria di chi l'ha prima odiato e poi pianto sul feretro di Vincenzo Matarrese. Sono stato io a sollecitare l'autofallimento del Bari con la conferenza del 19 febbraio, dove annunciai anche le mie dimissioni. Solo così poteva risorgere il calcio a Bari.

Noordin? Grazia Iannarelli mi disse che Datò volesse investire tanto a Bari e mi suggerì di farlo venire nel capoluogo pugliese. giancaspro fu informato dell'arrivo dell'imprenditore malese. Il 16 aprile, Noordin doveva versare la caparra. Questa non arrivò e mi dovetti nuovamente indebitare con la Banca Popolare di Bari. Le perdite al 30 aprile erano di 3.400.000 euro. La perdita più grave fu quella di SuisseGas che non versò 1,5 milioni di euro. A noi sarebbero tornati utili. Si potevano trovare altri sponsor soprattutto nel campo delle scommesse ma ritenni opportuno non procedere per quello che è accaduto in passato a Bari... Il Bari non sarebbe fallito se non ci fosse stato Giancaspro. C'erano imprenditori pronti a subentrare ma mancavano i tempi tecnici. Se i legali di Giancaspro si fossero impuntati, sarebbero mancati i tempi tecnici per iscrivere la squadra al campionato. La materia di contestazione riguarda il periodo da dicembre 2015 a giugno 2016. Questo è una domanda ordinaria, non è un ricorso d'urgenza".