Pisa, Corrado: "Arretrati entro Natale. Io presidente, niente direttore generale"

Il Pisa a Giuseppe Corrado. Che oggi si è raccontato nell'intervista rilasciata a Il Tirreno: "Ho vissuto e ricevuto sensazioni che porterò per sempre nel cuore. Impossibile non farlo. Impossibile non tenerle custodite in modo indelebile nella mente. Non pensavo di essere travolto da tanto entusiasmmo. È stato bellissimo, in particolare per una persona molto sensibile come me. Ho potuto toccare con mano che si tratta di vero amore, non solo di passione.

Perché ieri non sono salito in campo? Mi hanno informato del fatto che in poco tempo si erano radunate in tribuna centrale migliaia e migliaia di tifosi. Non ho voluto prendermi la scena, anche perché non sono ancora il presidente del Pisa. La scena la meritano Gattuso e i suoi giocatori. Sono loro che hanno bisogno del massimo sostegno e della massima vicinanza, anche perché si gioca una partita molto importante all’Arena, con il Bari.

Con Gattuso abbiamo aspettato che tutti i giocatori fossero arrivati per l’allenamento e poi ho fatto un breve discorso alla squadra e allo staff tecnico riuniti. Visto che siamo vicini a Natale, ho promesso loro che tutte le mensilità arretrate verranno liquidate entro le festività. E questo non solo perché è Natale, ma perché gli stipendi sono dovuti e un’azienda seria li deve pagare con regolarità e puntualità. Poi, ho detto loro che li seguo da parecchio tempo e che sono convinto del fatto che abbiano in classifica meno punti di quelli meritati sul campo. In effetti, non mi sono mai perso una partita del Pisa in tv, compresa quella di Coppa Italia contro il Toro. Per uno juventino sfegatato come me aver accarezzato l’idea di buttar fuori i granata ha significato tanto. Infine, ho spiegato i motivi della scelta imprenditoriale sul Pisa: tutti sanno che un anno e mezzo fa mi ero avvicinato concretamente al Parma, ma in quel caso c’era una situazione molto più compromessa rispetto a quella del Pisa.

Ho rassicurato Gattuso e i giocatori che mi vedranno molto spesso, quasi ogni giorno. Abito a Parma, ma da tempo mi considero un po’ versiliese d’adozione. Forte dei Marmi? È un’isola di anti-viola come me. Tanti anni fa mi ritrovai in una grande festa organizzata per la retrocessione in serie B della Fiorentina e quella sera Forte dei Marmi mi conquistò. Ed è proprio a Forte dei Marmi, con ogni probabilità, che porterò la squadra ad una cena pre-natalizia. Poi, chissà, andremo anche a fare quattro salti in discoteca.

Il 12 dovrà essere approvato il bilancio della società, poi passeranno alcuni giorni per l’arrivo delle certificazioni. A quel punto, potremo fissare l’appuntamento dal notaio. Nel frattempo, i soldi per il passaggio delle quote societarie saranno accantonati in un deposito vincolato a cui sarà possibile accedere per le spese correnti e per pagare gli stipendi arretrati.

Io sarò il presidente, anche perché nella rosa degli investitori sono quello che mastica calcio da più tempo. Al mio fianco, nel ruolo di vicepresidente, ci sarà Vittorio Calissi, di Unigasket, socio al 3% dell’Atalanta, società con cui potremmo stipulare degli accordi per quanto riguarda il settore giovanile.

Post-Lucchesi? Non è un ruolo che mi sta particolarmente a cuore. Inizialmente, lo farò io il direttore generale. Semmai, ne riparleremo a giugno.

Mercato? Ci saranno sicuramente degli accorgimenti da prendere
nel corso del mercato di gennaio, anche se ho già capito che è sicuramente più difficile piazzare altrove chi non ci serve che ingaggiare giocatori che ci interessano. Entro mercoledì prossimo Gattuso e il suo vice Riccio mi faranno avere una relazione sulla quale cominceremo a lavorare".