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Ternana, Breda: "Tornare un giorno a Salerno? Rispetto chi oggi ci lavora"

Ternana, Breda: "Tornare un giorno a Salerno? Rispetto chi oggi ci lavora"TUTTO mercato WEB
Roberto Breda
© foto di Federico Gaetano
venerdì 12 febbraio 2016, 23:312016
di Luca Esposito
fonte Orlando Savarese - TuttoSalernitana.com

Nell'ambiente salernitano si era parlato e riparlato del motivo caratterizzante che poteva essere la eventuale presenza di Gennaro Troianiello, attaccante di proprietà dei granata ma in prestito alla Ternana, però il calciatore non è stato proprio convocato. Al di là di questo, l'aspetto positivo riguarda il fatto che ci sia Roberto Breda sulla panchina umbra; il sentimento reciproco tra la tifoseria della Salernitana e il suo ex beniamino dei tempi andati fa sì che l'attuale mister delle fere sia un ex di turno molto amato, tra l'altro ha svolto anche incarichi istituzionali a Salerno come assessore allo Sport. TuttoSalernitana.com ha intervistato Breda per sentire dalla sua viva voce quali possono essere le emozioni dell'essere un ex di turno.
"Non è una partita come tutte le altre, quella con la Salernitana. Da quando l'ho allenata, sarà la prima volta che incontrerò la Salernitana come avversario. Questo tipo di partita capita con due squadre che non hanno una classifica ottimale, è vero che di tempo ce n'è ancora tanto, ma dovremo cercare di fare punti in fretta, noi e la Salernitana. Per questo sabato siamo avversari, ma dovremo fare punti anche noi, contro una squadra che è in crescita, è in ripresa, ha fatto un buon mercato di gennaio, e oltre tutto ha cambiato anche l'allenatore. Sicuramente loro venderanno cara la pelle".

Sabato scorso la Salernitana ha bloccato sul pareggio il Pescara che era reduce da sette vittorie consecutive, risultato che può trasmettere ai granata una certa autostima. Avrebbe forse preferito incontrarla un po' prima?
"Purtroppo queste cose non è che si possano scegliere. Dobbiamo pensare a prescindere: il calendario era questo, e noi dovremo fare la nostra partita cercando di usare al massimo le nostre caratteristiche, però facendo anche molta attenzione ai granata".

Ormai il vostro modulo è questo 4-2-3-1 che diventa 4-3-3, è definitivo?
"Sì, solo una volta abbiamo giocato a tre difensori, contro il Cagliari, ma è stato solo per affrontare quel tipo di partita e basta, anche perché noi attualmente abbiamo un modulo che ci ha permesso di fare bene. Da quando sono arrivato io, abbiamo fatto quasi trenta punti. È vero che la classifica non ci sorride ancora, ma abbiamo fatto delle cose buone".

Da novembre la Ternana ha sempre fatto punti in casa, in questo campionato crede sia spiccatissimo il fattore campo?
"Non per forza. Prima avevamo fatto per un mese l'opposto, vincendo fuori casa e perdendo in casa. È sempre tutto relativo, ogni partita bisogna giocarla, non vale andare a guardare le partite precedenti, ecco perché dovremo stare attenti contro la Salernitana. Giocare in casa ti aiuta, perché hai anche una spinta in più, ma una squadra deve sempre cercare di fare punti in ogni partita e in ogni campo".

Lei ha ottenuto due promozioni da calciatore della Salernitana, una nel '94 e l'altra nel '98. Quale delle due secondo lei è stata la più emozionante?
"Tutte e due hanno dei significati belli e profondi, la prima ha un significato perché la Salernitana in quegli anni rischiava anche il fallimento, e vincere avrebbe significato salvare la società, e in ogni caso iniziare un progetto con Delio Rossi. L'altra promozione ha un valore anche quello eccezionale, perché il sogno di ogni giocatore è arrivare in massima serie. Farlo poi in un campionato giocato così, dominando dall'inizio alla fine, ti dà grandissima gioia. Sono momenti belli ed esaltanti".

A Salerno però ci sono stati anche momenti poco felici, perché c'è stata la retrocessione del '99, e soprattutto quella mancata promozione in Serie B di pochi anni fa: se aveste vinto 2-0 con il Verona in quella finale di ritorno, sarebbe potuto cambiare forse anche il corso della storia granata?
"Sì, sono d'accordo. Certamente la più tragica di queste situazioni fu la retrocessione: dopo il mancato risultato sportivo ci fu anche l'episodio del treno, dei morti, fu una tragedia. Invece la mancata promozione ha un brutto epilogo, ma anche un percorso esaltante, perché in una stagione ricca di difficoltà, economiche e non solo, il gruppo si compattò, e con una grandissima forza d'animo e con dei valori morali importanti fece un campionato eccezionale. Se considerassimo i punti che ci erano stati tolti, saremmo stati secondi in classifica nella Prima Divisione".

Lei è stato giocatore della Salernitana Sport e allenatore della Salernitana Calcio: se un domani si presentasse l'opportunità di allenare l'Unione Sportiva Salernitana?
"Per me Salerno è sempre una destinazione affascinante, ma bisogna avere rispetto di chi ci lavora in questo momento. Sarebbe un posto gradito sicuramente".

A Salerno lei è stato anche assessore allo Sport del comune.
"Sì, come tecnico esterno: una bellissima esperienza, che ti fa vivere lo sport anche da dietro le quinte, pure con gli sport minori, a contatto con la gente".

Più difficile reggere un assessorato o guidare una squadra di calcio?
"Sicuramente è più difficile allenare la squadra di calcio. L'assessorato è bello, hai una responsabilità importante, e non hai avversari. Non ho mai fatto il politico, quindi non dovevo rendere conto a un partito, ma solo al sindaco, che mi ha dato carta bianca. Mi sono divertito. Tra l'altro Vincenzo De Luca è diventato anche presidente della Regione Campania, ha dei valori, ha fatto un percorso importante un po' anche contro tutti, ma sempre forte delle sue idee e della sua personalità. Ha lasciato il segno a Salerno e continuerà a farlo".

Ternana-Salernitana, è una partita che la sua squadra dovrà interpretare in quale modo?
"Abbiamo una nostra identità, basata sull'intensità di gioco, sull'aggressività e sulle ripartenze. Facciamo fatica a giocare in modo diverso. Bisogna sempre cercare di giocare per i tre punti, poi dopo la partita la devi fare con il rispetto massimo dell'avversario".

C'è qualche calciatore che teme di più della Salernitana?
"La Salernitana ha più frecce al proprio arco, con giocatori di personalità in mezzo al campo, con attaccanti di valore importante, è una buona squadra. Non ha sicuramente una bella classifica in questo momento, ma sicuramente la Salernitana merita rispetto".

Sabato avete resistito a lungo contro il Livorno che è tornato la squadra di rango che era stata all'inizio. Che cosa vorrebbe rivedere di quella partita da parte della sua squadra?
"Nel secondo tempo abbiamo giocato con personalità, e anche con qualità. Abbiamo preso gol su una ripartenza loro, ma abbiamo fatto delle buone cose. Questa è la base, ma dobbiamo alzare l'asticella e cercare di fare sempre meglio".