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TMW RADIO - Frosinone, Dionisi: "Da qui alla fine tutte finali, testa alla Spal"

TMW RADIO - Frosinone, Dionisi: "Da qui alla fine tutte finali, testa alla Spal"TUTTO mercato WEB
domenica 19 marzo 2017, 08:322017
di Alessandra Stefanelli

L’attaccante del Frosinone Federico Dionisi ha parlato ai microfoni di TMW Radio, autore di una tripletta contro il Vicenza: “È una bella soddisfazione, era la prima mia tripletta in Serie B e sono contento. Era un periodo un po’ così così, quindi tornare alla vittoria e fare tre gol è un grandissimo piacere. Oggi era importantissimo perché domenica avremo la SPAL, quindi oggi i tre punti erano quasi fondamentali. Sappiamo che ci aspetta una settimana importante”.
Il Verona ha pareggiato. “Da qui alla fine saranno tutte finali, ogni punto perso quindi è molto pesante. Aver guadagnato due punti è importante, però il campionato è ancora lungo e le partite sono importanti da qui alla fine”.
La prossima settimana c’è la Spal. “Sarà una partita molto bella, speriamo di portare a casa dei punti importanti. Giocando fuori casa sappiamo che sarà dura”.
Puntavate alla Serie A? “Già quando c’è stata la matematica retrocessione in Serie B, ci siamo detti che volevamo riprovarci. Ci siamo uniti, abbiamo messo in campo qualità importanti tecniche e morali. Questo è il risultato di un lavoro fatto da mesi, siamo lì meritatamente e abbiamo lavorato sodo per lottare per un’immediata risalita. Siamo soddisfatti, ma dovremo esserlo a fine campionato”.
Quali sono le squadre che ti hanno impressionato di più? “Devo dire che quest’anno è un campionato equilibrato, nel mercato di gennaio sono stati fatti acquisti importanti. Ci sono tante squadre con individualità importanti. Perugia, Bari, Benevento, la stessa Spal, ci sono tante squadre. È un campionato equilibrato, divertente, siamo contenti di quanto stiamo facendo anche noi”.
La Spal è una sorpresa. “Sembra di rivedere noi due anni fa, giocano con determinazione che rispecchia quello che eravamo anche noi. Lì davanti hanno completato l’attacco prendendo Floccari che è un valore aggiunto”.
Si può dire che è il campionato dei bomber? “Penso che gli attaccanti quest’anno stiano facendo tutti abbastanza bene, anche Caputo, Coda, Di Carmine.

È una stagione in cui gli attaccanti stanno riuscendo a fare più gol rispetto agli altri anni, ma i campionati si vincono con le migliori difese. È quello che ti fa fare la differenza”.
Stai pensando alla classifica cannonieri? “Non ci ho mai pensato, è una cosa importante ma non importantissima. È un lavoro di squadra che ti porta a raggiungere traguardi importanti”.
Il campionato di Serie A è già finito? “Penso che la Juve sia un gradino sopra tutte, ma tolta la prima posizione per le altre posizioni possono giocarsela tutte”.
Il Barcellona? “Non darei così per scontata l’uscita della Juventus, dimostra di essere tra le migliori d’Europa e se la può giocare con chiunque. Le grandi squadre per vincere la Champions League prima o poi le devi affrontare tutte”.
Gli attaccanti che ti piacciono in Serie A? “Mi sembra scontato dire Higuain, già lo scorso anno abbiamo potuto vederlo da vicino e ci ha fatto più di qualche gol. È formidabile, ma lo sono anche Icardi, Belotti, Immobile. Stanno facendo tutti bene e soprattutto stanno tornando anche gli italiani”.
Higuain ha segnato a voi il gol del record, fate un po’ parte della storia del calcio. “Abbiamo fatto una comparsa spiacevole, ma è stato bello sentire il calore dei napoletani in quella partita. È stato emozionante, una pagina della storia del calcio che rimarrà per anni”.
Com’è giocare al Matusa? “È casa nostra, la sentiamo così perché i tifosi hanno un’unione incredibile con la squadra. I tifosi hanno capito che in campo abbiamo sempre dato il 110% e anche l’anno scorso non ci hanno mai fischiati. L’impegno c’è sempre stato, potevamo fare meglio, ma loro hanno apprezzato lo stesso. Dopo tre anni che sono qui, il Matusa resta sempre un qualcosa di magico. Il pubblico è vicino, ti sostiene e ti dà delle grandi soddisfazioni. Il nuovo stadio sarà bellissimo, ma c’è rammarico nel lasciare il Matusa”.