TMW RADIO - Pisa, Corrado: "Oggi arriva un difensore, poi due attaccanti"

Debutto in B, nel consueto appuntamento con gli arbitri in quel di Coverciano, per Giuseppe Corrado, presidente del Pisa raggiunto dai microfoni di TMW: "È una riunione conoscitiva per me: il presidente Abodi mi aveva chiesto di essere presente e ho voluto esserci nonostante le tante incombenze".

Un bilancio del primo mese?
"È stato un mese molto denso: non siamo subentrati a una società con un meccanismo organizzativo perfetto. In questo momento conviviamo con la costruzione del nuovo progetto e il risanamento di quello che non funzionava, con incombenze che si sono rivelate anche superiori alle previsioni. Riteniamo però che non si possa perdere tempo, anche perché inizieremo un girone di ritorno ad handicap. E poi vogliamo avviare un progetto che parte dallo stadio per guardare al futuro con introiti non solo derivanti dal calcio".

Il mercato è aperto, ci sono trattative vicine alla conclusione?
"C'è una perfetta sintonia col nostro mister e finora abbiamo esaudito le priorità. Oggi abbiamo alcune cose da fare e confidiamo di riuscire a dare a Gattuso prima della prossima partita i due attaccanti. Oggi arriverà anche un rinforzo in difesa, un giocatore che era capitano di una squadra di Ligue 1 (Loick Landre, ndr): è un giocatore che sarà del Genoa, avrà bisogno di questi sei mesi per adattarsi al calcio italiano. Poi aspettiamo i due attaccanti".

De Luca?
"Esattamente. Masucci, De Luca, Manaj, Donnarumma: i nomi sono quelli che circolano. La sorpresa è stata vedere, nonostante tutte le difficoltà, quanti calciatori fossero disponibili a sposare il progetto Pisa. Però una volta visto cosa rappresenta questa squadra, lo stadio pieno ogni partita e cinquemila tifosi agli allenamenti, si capisce cosa è il Pisa. Peraltro chi già c'è non vuole partire: purtroppo le regole della Lega prevedono le liste bloccate, quindi se arriverà qualcuno dovrà partire qualcuno. Questo è un rammarico".

Il segreto di questo ambiente?
"Gattuso in questi sei mesi ha fatto il papà, il fratello maggiore, l'allenatore, il sociologo, il manager. Forse anche noi, al netto di aver pagato gli stipendi, abbiamo fatto qualcosa di buono: c'è un clima positivo, nessuno vuole andare via. Però purtroppo le regole sono quelle che sono, anche se non ci vorremmo staccare da nessuno di questi ragazzi".