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Varese retrocesso, quattro le note liete di una stagione da dimenticare

Varese retrocesso, quattro le note liete di una stagione da dimenticareTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
domenica 3 maggio 2015, 16:502015
di Alessio Alaimo

Il Varese dice arrivederci alla serie B. Con la sconfitta di ieri contro il Latina è stata sancita la retrocessione aritmetica in Lega Pro. Una situazione che poteva anche essere evitata. A dicembre arriva Antonino Imborgia, diventa vice presidente e ha in mente un progetto a lungo termine. A gennaio Imborgia fa il mercato, le idee ci sono e anche i nomi. Lupoli chiede la cessione e viene accontentato, il Varese così ci prova per Sansovini prima e Sforzini dopo. Da parte dei giocatori c'è il no, preferiscono andare altrove. Eppure a Varese, con Imborgia, la situazione dal punto di vista finanziario - al contrario di adesso - era tranquilla. A gennaio è rivoluzione: arrivano Osuji, Lores Varela, Jebbour, Culina e Kurtisi. Sulla carta la squadra è rinforzata, perché Osuji che a Varese c'era già stato ed essendo in uscita da Modena (ci pensavano Bari e Trapani) prenderlo era un'occasione, garantisce quantità; Lores Varela - di proprietà del Palermo - era reduce da una buona prima parte di stagione a Vicenza, Jebbour arriva in prestito dal Montpellier, Culina riscuote consensi allo Spezia, che per farlo maturare ha deciso di darlo in prestito proprio al Varese sfruttando i buoni rapporti tra il vice ds bianconero Igor Budan e Imborgia. E Kurtisi è l'arma della disperazione per una squadra rimasta senza attaccanti. Già, senza attaccanti. Perché oltre al mercato s'è messa di mezzo pure la sfortuna.

Per contare gli infortunati del Varese ci vorrebbe il pallottoliere, alcuni sono le note liete della stagione anche se si sono potuti fare vedere poco. Neto Pereira, capitano e instancabile leader della squadra, è dovuto stare fermo per un po' a causa di una frattura al piede. L'anima del Varese, la sua assenza s'è sentita. Come quella di Lores Varela che a Varese s'è inserito subito e quando ha timbrato il cartellino ha sempre risposto presente con giocate importanti e assist, salvo poi infortunarsi, proprio come Rossi, Neto, Osuji e Forte. Forte che ha cominciato a far vedere le sue qualità nelle ultime partite, proprio come Culina che insieme a Lores Varela, alle parate di Perucchini e alla voglia di Neto Pereira è uno dei pochi elementi positivi di una stagione da dimenticare. Da dimenticare anche la gestione di Bettinelli, che s'è subito messo di traverso con Imborgia al punto che l'ex dirigente lo ha dovuto esonerare. Ma apriti cielo, dopo l'esonero scatta la contestazione... per Imborgia e per il povero Dionigi, che a Varese voleva lavorare e invece dopo due partite (appena una settimana) lo hanno fatto andare via per riprendere Bettinelli chiamato a furor di...squadra. I senatori del Varese hanno fatto la loro parte, facendo ritornare l'allenatore che l'anno scorso con fortuna s'è salvato e quest'anno è retrocesso. Magari con i 'vecchi' disposti ad accettare i metodi di lavoro di Dionigi (e con Imborgia ancora al timone della società, oggi affidata a dirigenti giovani e presidenti improvvisati) sarebbe stata un'altra storia. Ma con i se e i ma non si fa la storia. E il Varese, per dar retta ai senatori della squadra e ai tifosi più accaldati - e, va detto, per una serie di errori - è retrocesso...