Pres Altamura: "Ho pianto per la promozione in C. Siamo stati capaci di un miracolo"

Filippo Direnzo, presidente dell'Altamura, è intervenuto nel corso del programma "A Tutto C" a TMW Radio per commentare vari temi. 

Sono giorni di festa per la promozione.
"É una settimana di festa. La città è ancora in festa. Il 5 maggio ci sarà la festa organizzata. È un sogno che stiamo vivendo tutti noi, ce lo meritiamo".

L'avversario più difficile da affrontare e la vittoria più bella?
Sicuramente le squadre che puntavano a vincere il campionato. Noi abbiamo vinto di gruppo. Abbiamo messo una squadra con grande testa. La vittoria più bella è stata quella contro il Matera con il gol su punizione".

Questa promozione è storia.
"È la prima volta in terza serie. Mi ricordo quando da ragazzino l'Altamura andò in Serie C2. L'ultima con il Gallipoli sono scoppiato in lacrime perché la terza serie non l'abbiamo mai vista ed è un sogno che si avvera".

Un grande percorso.
"È un percorso che abbiamo affrontato con mille difficoltà. Gli sponsor non credevano più in noi e si sono riavvicinati piano piano. Ringrazio i miei soci che hanno riportato in alto l'Altamura. L'esperienza dei vecchi più la voglia dei giovani siamo stati capaci di un miracolo. Noi avevamo pensato ad un progetto di tre anni e ci siamo riusciti in due".

Sui tanti giovani? Su quello da fare per la C?
"Non è facile perché una squadra che vuole vincere non ci pensa. Siamo stati bravi a valorizzare 5-6 ragazzi che possono fare la differenza in C e D. Bisogna fare degli adeguamenti. Ci sono delle cose da fare, il comune si sta dando da fare. Ogni domenica pegavano che non vincessimo (ride, ndr). Comunque so che stanno facendo tanti lavori e noi vogliamo fin da subito giocare nel nostro stadio, anche perché non ne abbiamo altrio vicini. L'unico è Bari ma ci costerebbe troppo".

Cambiamenti con la promozione?
"Cambia tanto perché arrivano tifoserie importanti. Bisogna davvero organizzarsi perché è un'azienda vera e propria". 

Il prossimo obiettivo?
"Ne parliamo più in là. Noi di Altamura non siamo abituati a fare cattive figure. Dobbiamo fare una squadra per divertirci e non fare brutte figure"