Pres Lecco: "Non farò fallire il club, ma la C è una perdita di soldi"

Paolo Di Nunno, presidente del retrocesso Lecco, nel suo intervento a Laprovinciaunicatv.it si lascia andare a uno sfogo: “Sono io che me ne vado, non loro che mi cacciano e vedremo se chi arriva riesce a restare per sette anni facendo due promozioni. Sono l’unico imbecille che si è mangiato tutto per il Lecco, ho venduto una casa a Milano e due magazzini a Cormano, ma ancora queste vendite non bastano a pagare tutto. Prima pago le tasse, poi pagherò i calciatori. Loro aspetteranno tanto non giocano più con la testa, è evidente. Interessati? Gli americani continuano a chiedere una serie di documenti, del cinese non so niente. La verità è che nessuno vuole comprare il Lecco.

Eppure basta pagare i quattro mesi ai giocatori e le spese dello stadio, parliamo di 4-5 milioni che diventano però solo un paio tra paracadute e fondi della Lega B che arriveranno. Di sicuro io non faccio fallire questa società, ma se gli investitori latitano è perché sanno che la Serie C è una perdita di soldi. E dalla B non mi sono messo in tasca niente, mi sto vendendo gli appartamenti in centro a Milano, vi mando gli atti se volete”.