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Brindisi, tre ipotesi per il futuro: penalizzazione e costi i nodi da sciogliere per la cessione
Dopo la retrocessione in Serie D in casa Brindisi si guarda al futuro che in questi giorni caldi e delicati appare molto incerto come riporta Il Quotidiano di Puglia. “Calato il sipario sul campionato di Serie C, a tenere banco è ora solamente l’aspetto societario che resta appeso a un filo e in continua evoluzione. - si legge nell’articolo - Il focus, infatti, si è spostato unicamente sulle trattative in corso per il passaggio di quote che, a conti fatti, garantirebbe alla formazione biancazzurra l’iscrizione alla prossima Serie D con la penalizzazione di sei punti (destinata ad aumentare con l’arrivo ormai certo di altre pesanti sanzioni) a causa di inadempienze amministrative”.
Al momento però, con la deadline che si avvicina sempre più, non sono ancora arrivate risposte definitive né da parte della proprietà né dei soggetti interessati all’acquisto con le interlocuzioni che vengono portate avanti sperando di poter chiudere il prima possibile per evitare guai peggiori in una stagione che partirà già in salita vista la penalizzazione.
Uno degli ostacoli principali è proprio rappresentato da questo -6 (destinato a aumentare) che grava sulla squadra pugliese e ridimensiona fin da subito aspettative e ambizioni per la nuova società che avrà l’obiettivo primario di salvare la categoria. Inoltre la situazione debitoria del club è importante e potrebbe crescere con l’arrivo delle vertenze dei calciatori protagonisti della passata promozione, e infine c’è da capire il costo dell’operazione richiesto dalla famiglia Arigliano attuale proprietaria del club. Le opzioni portano a tre piste da seguire: Peter Dohlich, Rinaldo Zerbo e una cordata romana con imprenditori locali.
Al momento però, con la deadline che si avvicina sempre più, non sono ancora arrivate risposte definitive né da parte della proprietà né dei soggetti interessati all’acquisto con le interlocuzioni che vengono portate avanti sperando di poter chiudere il prima possibile per evitare guai peggiori in una stagione che partirà già in salita vista la penalizzazione.
Uno degli ostacoli principali è proprio rappresentato da questo -6 (destinato a aumentare) che grava sulla squadra pugliese e ridimensiona fin da subito aspettative e ambizioni per la nuova società che avrà l’obiettivo primario di salvare la categoria. Inoltre la situazione debitoria del club è importante e potrebbe crescere con l’arrivo delle vertenze dei calciatori protagonisti della passata promozione, e infine c’è da capire il costo dell’operazione richiesto dalla famiglia Arigliano attuale proprietaria del club. Le opzioni portano a tre piste da seguire: Peter Dohlich, Rinaldo Zerbo e una cordata romana con imprenditori locali.
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