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Paganese, altra figuraccia a Monopoli: focus sul match

Paganese, altra figuraccia a Monopoli: focus sul matchTUTTO mercato WEB
© foto di Jacopo Duranti/TuttoLegaPro.com
martedì 16 ottobre 2018, 22:552018
di Stefano Sica

Crolla ancora la Paganese nel settimo turno del girone C di serie C. Al Veneziani trionfa il Monopoli (3-0) al termine di una partita mai in discussione, che regala ai biancoverdi la prima vittoria casalinga in campionato e conferma il momento di agonia degli azzurrostellati. Per uscire dalla crisi, il tecnico ospite, Luca Fusco, punta ancora sul 3-5-2 tenendo questa volta Scarpa a ridosso dell'unica punta Alberti e puntando ancora su Nacci play oltre che sugli inserimenti di Sapone, utilizzato di nuovo da interno insieme a Gaeta. Rientra anche Diop nel terzetto difensivo con Piana e Acampora, mentre Tazza, rispetto al match col Catanzaro, riprende posto come quinto di destra e Della Corte va a sinistra. In porta c'è Galli. Modulo speculare anche per Beppe Scienza, il cui tandem offensivo è composto da Mendicino e Gerardi.
Il Monopoli passa subito, dopo una piccola fase di riscaldamento: la difesa azzurrostellata osserva con leggerezza un cross di Donnarumma sul quale Piana (nella foto) mette un piede maldestro con la palla che si impenna e beffa Galli (5'). E' il primo di una lunga serie di errori, singoli e di concetto, della squadra di Fusco, che poche volte avrà la forza di reagire nel corso della gara. Il match non è bello e non offre grandi spunti, ma il Monopoli può gestirlo a piacimento, un po' come hanno fatto tutte le avversarie della Paganese in questo inizio choc di torneo. I pugliesi mantengono il pallino del gioco, difficilmente pungono ma non soffrono mai. E gli azzurrostellati non ne approfittano, specie quando qualche porzione di campo aperto suggerirebbe maggiore audacia. Ma la Paganese gioca sottoritmo e sempre dietro la linea della palla. Soltanto sul finale di tempo si vede una buona combinazione tra Scarpa e Alberti, con quest'ultimo che spara alto da buona posizione. Troppo poco per meritarsi il pari, anche perché poco dopo Galli salverà il punteggio su un bolide di Gerardi su calcio franco dai 30 metri.
La ripresa attende una Paganese più arrembante e convinta di rimettere in sesto la partita. Aspettativa vana perché è semmai il Monopoli a rientrare in campo con un altro piglio, chiudendo praticamente gli ospiti negli ultimi 20 metri.

Galli respinge in due tempi una punizione potente di Donnarumma, poi fa il miracolo su Gerardi, ispirato da Scoppa e arrivato da solo in area dopo aver seminato Acampora. Fusco richiama Nacci per inserire Parigi e metterlo al fianco di Alberti, con Scarpa suggeritore. Ma il raddoppio è nell'aria. La Paganese non c'è, non ha personalità e non propone gioco e idee. Un'intesa a tre tra Gerardi, Rota e Montinaro (subentrato ad inizio ripresa all'infortunato Fabris, toccato duro da Piana) regala il bis al Monopoli (76'): bravo Rota a bersi Acampora con una finta e ad appoggiare dalla destra a Montinaro, il cui piattone a porta vuota è vincente. Passa solo un minuto e arriva il tris: ancora un disastroso Acampora si lascia sfuggire alle spalle il neo entrato Mangni (fuori Mendicino), il quale prima sollecita Galli all'intervento, poi raccoglie una corta respinta di testa di Diop per inzuccare a rete a porta sguarnita. Per il Monopoli è l'apoteosi ma guai a pensare che i ragazzi di Scienza si accontentino: Maimone manca il tap-in di un soffio su una punizione tagliata dalla sinistra, quindi Galli salva ancora su una staffilata di Montinaro deviando in corner. Nel frattempo, Fusco aveva inserito Parigi per Alberti e Gori per Gaeta, senza particolari scossoni. Troppo arrendevole questa Paganese per avere un sussulto di orgoglio, nonostante il passivo per il quale bisogna persino ringraziare Galli, tra i migliori in campo. Finisce senza altri sussulti e per gli azzurrostellati è l'ennesima figuraccia di un campionato partito male e che può finire peggio senza interventi decisi. La Paganese è in piena crisi tecnica, di identità e di personalità. Vittima di numeri impietosi e di una qualità dell'organico non eccelsa e tuttavia penalizzata di recente anche da assenze che il gruppo non può permettersi (Fornito e Cesaretti). E alle porte c'è il Catania. Fusco non rischia, almeno fino a sabato. Poi si vedrà.