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Top 11 stagionale del Girone A di Serie C: per Burrai altra promozione da collezione

Top 11 stagionale del Girone A di Serie C: per Burrai altra promozione da collezioneTUTTO mercato WEB
Salvatore Burrai
© foto di www.imagephotoagency.it
giovedì 2 maggio 2024, 06:50Serie C
di Luca Esposito

Alla fine non c'è stata storia: il Mantova torna in serie B, riscatta alla grande la pregressa retrocessione e vince il duello a distanza con un Padova crollato dopo lo 0-5 nello scontro diretto e un Vicenza che, con Modesto, ha conquistato ben 45 punti pagando a caro prezzo un girone d'andata disastroso. Impossibile colmare il gap con i virgiliani, calati soltanto dopo aver acquisito la matematica certezza del salto di categoria. Come accaduto nel recente passato con Sudtirol, Lecco e FeralpiSalò, è un girone che ha messo in mostra anche belle realtà destinate a tener testa alle big negli spareggi. E' il caso di Lumezzane, Giana Erminio e Legnago. Retrocedono Alessandria e Pro Sesto, per il Novara di Lo Monaco l'ostico epilogo dei playout. Di seguito la TOP 11 della stagione 2023/2024 di TuttoMercatoWeb.com che opta per il 4-2-4:

Vismara (Atalanta U23): ci sono anche i suoi guantoni nell'ottimo percorso fatto da una squadra cresciuta esponenzialmente con il passare delle settimane e che spesso si è aggrappata alle parate del numero uno per portare a casa risultati importanti. Girone di ritorno impressionante per continuità e concentrazione, a Mantova una prova da 8 in pagella con alcuni interventi decisivi nella ripresa.
Redolfi (Mantova): impossibile non citare un difensore che ha fatto la differenza dalla prima all'ultima giornata, un marcatore vecchio stile che bada molto alla concretezza e alla sostanza. Il vero leader della retroguardia, con due gol all'attivo che hanno anche aggiunto punti alla classifica della capolista.
Delli Carri (Padova): il talento scuola Juventus aveva lasciato intravedere qualcosa interessante in prospettiva già a Salerno. Lì, però, era serie A ed era difficile ritagliarsi uno spazio importante. A Padova ha trovato la continuità necessaria ed è stato titolare inamovibile sia con Torrente, sia con Oddo in queste ultime partite. A suo agio da centrale nella difesa a 4 dopo un avvio di carriera da braccetto, è riuscito anche a segnare quattro reti sugli sviluppi di palle inattive a favore.
Ciofani (Triestina): non ha giocato tutte le partite, ma quando era al top della forma ha confermato di essere un elemento insostitubile nello scacchiere tattico alabardato. 36 anni, ma l'entusiasmo del ragazzino e la capacità di essere leader nello spogliatoio e di assumersi responsabilità importanti nei momenti di maggiore difficoltà. Come quando, a metà febbraio, uscì allo scoperto dichiarando pubblicamente che "c'è chi pensa solo a sè stesso, e non va bene". Sarà un caso, ma da lì il gruppo si è ricompattato. Le parole giuste al momento giusto.
Palestra (Atalanta U23): sembra già pronto per palcoscenici più importanti, il suo rendimento conferma che le squadre B possono essere per davvero una palestra eccezionale per chi ha talento ma rischia di trovare poco spazio in avvio di carriera. Un moto perpetuo sulla corsia di competenza, è il recordman della squadra per assist e chilometri percorsi.
Franzoni (Giana Erminio): colpevolmente poco reclamizzato, eppure da centrocampista è riuscito a segnare 8 gol in una squadra che, sulla carta, era partita per evitare la retrocessione e che invece si è regalata una post season che si preannuncia interessante. La rete più pesante? Senza dubbio quella col Padova, contro un avversario all'epoca imbattuto in trasferta.
Burrai (Mantova): l'usato sicuro, quel calciatore che sa bene come si vince in questa categoria e che aggiunge un'altra annata indimenticabile alla collezione dopo quelle di Perugia e Pordenone. Ha letteralmente preso per mano i biancorossi, trascinandoli a suon gi giocate di qualità assoluta. Uomo assist e faro a tutto campo che si è esaltato in un modulo a trazione anteriore.
Rocco (Legnago): ha chiuso la regular season nel modo a lui più congeniale, con un gol anche bello sul campo della capolista Mantova. Il capitano e il beniamino della società e dei tifosi ne ha realizzati 14, confermandosi bomber implacabile in area di rigore.
Ferrari (Vicenza): anche quando, durante la gestione Diana, i risultati non arrivavano, c'era sempre lui a togliere le castagne dal fuoco e a nascondere sotto la cenere i problemi di un gruppo che faticava ad esprimersi. Con Vecchi è stato il fulcro di un gioco corale interessante, basato soprattutto sulle sovrapposizioni degli esterni e sui cross dalle fasce. Musica per le sue orecchie.
Lescano (Triestina): l'italo-argentino porta a casa il titolo di capocannoniere con 16 gol. Le doppiette con Legnago e Virtus Verona i momenti forse più importanti della stagione. E il sogno promozione passa soprattutto dai suoi piedi. Eccellente l'intesa con Redan, un tandem che ha messo in difficoltà tutte le difese del girone A.
Maggio (Pro Vercelli): "Il gol più bello? E' quello che ancora devo fare". Parole e musica di un attaccante che, pur giovanissimo, ha dimostrato di avere le spalle larghe e la capacità di trascinare ambiente, compagni e staff tecnico. C'è tanto di suo nella qualificazione playoff, ai 12 gol in 32 partite bisogna aggiungere un'infinità di assist e un lavoro sfiancante a supporto dell'intero reparto offensivo.
Davide Possanzini (Mantova): di allenatori bravi ce ne sono stati tanti in questo girone. Giana Erminio e Legnago, ad esempio, hanno espresso un buon calcio pur senza disporre di organici super. E Vecchi, da subentrante, ha conquistato 45 punti a Vicenza. Tuttavia il primo gradino del podio non può che essere occupato dall'ex bomber del Brescia, uno che ereditava una situazione tutt'altro che semplice e che è riuscito a trasmettere le proprie idee sin dalla prima partita. Lo 0-5 di Padova è frutto di una prestazione da far vedere nelle scuole calcio, incarna il prototipo di tecnico moderno.

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