Cavese, il Comune nega gli allenamenti alla squadra: non ha pagato l'affitto

Si può avere un piazzamento positivo in classifica e non essere assistiti in maniera accettabile dalle istituzioni? Può succedere. È avvenuto a Cava de' Tirreni, con la Cavese (Serie D girone I) che la scorsa settimana è stata praticamente sfrattata dal campo di allenamento in frazione Pregiato giovedì 27 febbraio per ordine dell'ufficio sport del comune, dopo che il giorno prima la società metelliana aveva prenotato il campo per svolgere alcuni allenamenti prima della fondamentale partita esterna (poi persa) con l'Agropoli. Motivo dello sfratto è un precedente debito per il fitto dello stesso campo che rasenta i dodicimila euro, somma che deve essere onorata, tuttavia la società della Cavese non ha gradito l'atteggiamento dell'ufficio sport, al punto che da allora la squadra deve allenarsi a Nocera Superiore fino a quando il debito non sarà estinto. Il presidente biancoblù, che il napoletano Salvatore Manna, potrebbe meditare di lasciare la sua posizione a causa di questa situazione.

Altra puntata della querelle tra il sodalizio metelliano e il comune è andata in scena martedì scorso, quando la Cavese ha inoltrato richiesta di dilazione del debito stesso: il comune avrebbe accettato a condizione che venissero però allegate delle garanzie bancarie e assicurative. E la squadra si allena ancora a Nocera Superiore. Finora nessun commento ufficiale da parte della società metelliana per tutti questi problemi che la stanno attanagliando, ma almeno la consolazione è che per regolamento il campo indicato dalla Cavese in sede di iscrizione per le partite interne ufficiali, il Simonetta Lamberti (stadio che potrebbe ospitare diecimila persone), è disponibile, così come è disponibile anche la struttura di Pregiato per le giovanili. Quindi la partita Cavese-Vibonese di Serie D, fondamentale per migliorare il sesto posto dei metelliani, è organizzata regolarmente per domenica.

Resta il fatto che la Cavese, squadra che ha una tradizione e un passato importanti, durante la settimana ha bisogno di allenarsi su un campo di gioco anche della stessa città, per accontentare i tifosi, e viene quasi trascurata dalle istituzioni. È legittimo che un ente pubblico richieda il saldo di un debito, non c'è dubbio, ma in altre piazze sportive, anche professionistiche, accade che le strutture sportive non vengano pagate e che le squadre vi si allenino quasi regolarmente con le rispettive società che contraggono debiti anche consistenti. Forse qualcuno dovrebbe mettersi una mano sulla coscienza, oppure, se a Cava ciò non è possibile, sia fatta pulizia ovunque...