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esclusiva

Akragas, Maraucci: "Vittoria del gruppo e di un club forte"

ESCLUSIVA TMW - Akragas, Maraucci: "Vittoria del gruppo e di un club forte"TUTTO mercato WEB
© foto di Alessandro Mazza
lunedì 27 aprile 2015, 17:552015
di Stefano Sica

E' stato uno dei rinforzi del mercato invernale dell'Akragas. Maurizio Maraucci, napoletano classe '84, dal giorno del vittorioso esordio a Marcianise non è uscito più di squadra, pedina indispensabile per il pacchetto arretrato di Enzo Feola. Ieri la festa dopo il pari di Roccella contro l'Hinterreggio, poi il rientro a Napoli. Ci sarà modo di riprendere il discorso domenica prossima in occasione della kermesse biancazzurra proprio contro il Marcianise. "A dicembre ho scelto l'Akragas perché sapevo che andavo a giocare in una grande squadra con una società all'avanguardia - precisa il centrale difensivo partenopeo -. Ho esordito a Marcianise in una partita peraltro non facile perché loro vivevano un buon momento di forma e lottavano per i play-off. Poi ho avuto sempre la fiducia del mister. Sono soddisfatto della mia stagione e di questo traguardo".

Nel mercato di riparazione avevi ricevuto anche altre offerte. E poteva esserci un gradito ritorno a Sorrento.
"C'era stato un contatto col ds Dionisio e col dg Scala e sinceramente mi avrebbe fatto piacere tornare. Poi mi avevano chiamato anche Lupa Castelli Romani e Agropoli. Alla fine non potevo fare scelta migliore con l'Akragas".

Qual è stato il momento della svolta in campionato?
"Tra metà febbraio e inizio marzo, quando abbiamo vinto in trasferta con Due Torri e Battipagliese. Poi le altre hanno rallentato e noi siamo arrivati fino in fondo. Il Due Torri era una delle migliori difese del campionato, non fu facile sbloccarla e lo facemmo nei minuti finali. Tante squadre contro di noi si chiudevano cercando di non farci giocare nonostante fossimo sempre nella loro metà campo. Noi però siamo un gruppo con tanta qualità, dove tutti sono titolari e anche chi ha giocato di meno sarebbe stato sicuramente titolare altrove. Siamo contenti per la città e per i tifosi che meritavano questa soddisfazione. Ieri a fine partita c'è stata una grande festa tra di noi e so che ad Agrigento c'erano almeno 4000 tifosi ad aspettare i ragazzi".

Il tuo futuro?
"La società mi ha chiesto informalmente se m'avrebbe fatto piacere restare, per me non ci sarebbe alcun problema. Ad Agrigento mi sono trovato alla grande con tutti, sarei contento di rimanere. Io sono uno che dà tutto per la maglia che porta, l'ho fatto in qualsiasi squadra ho militato. Credo che i tifosi apprezzino innanzitutto questo, la mia voglia di lottare in campo e di legarmi ai colori che indosso. Ho sfruttato la mia occasione e penso di aver fatto bene".

Ai play-out parteciperanno due tue vecchie squadre, Sorrento e Battipagliese. Peraltro col rischio di uno scontro fratricida. Pronostici o auspici?
"Sorrento è una città che porto nel cuore. Lì sono cresciuto calcisticamente, ho ricevuto tanto trascorrendo una parte importante della mia vita col Sorrento. Ma non scelgo nessuna, mi auguro che riescano a salvarsi entrambe".

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