Bianco: "Lascio Arzano per rimettermi in discussione"
"Ringrazio i fratelli Serrao per avermi fatto vivere per l'ennesima volta un'esperienza fantastica ad Arzano. E' grazie a loro se ho potuto affermarmi nel mondo del calcio arrivando dove sono arrivato. Ma la mia avventura finisce qui". Tommaso Bianco e l'Arzanese si dicono addio. Con dolore ma senza rancore. L'oramai ex preparatore atletico biancoceleste era stato chiamato lo scorso ottobre al capezzale di una squadra in crisi di forma e di risultati. E la sua mano si è vista subito consentendo ai partenopei di spiccare il volo in poco tempo. Un lavoro certosino a cui è mancata solo la ciliegina finale della salvezza.
Quali sono i motivi di questa separazione?
"Avevo il desiderio di fare esperienze nuove e di mettermi in discussione. Il mio addio non è legato affatto ai cambiamenti in corso nell'assetto tecnico. Del resto io non sono legato a nessun carro e ne vado fiero. La famiglia Serrao mi aveva fatto pervenire anche una buona proposta economica, quindi non c'è stato mai alcun problema in tal senso. Del resto Ciro Serrao è per me come un papà e posso solo ringraziarlo per quello che mi ha dato in questi anni".
Lei ora è nello staff dell'Equipe Campania di Antonio Trovato. Come proseguono i vostri lavori?
"Molto bene. Ringrazio Antonio per l'opportunità che mi ha dato, sto vivendo dei giorni bellissimi a contatto con un gruppo magnifico. Professionalmente sto vivendo una esperienza emozionante anche da un punto di vista umano. E poi è bello lavorare al fianco di una persona come Franco Esposito da cui sto imparando tantissimo, un vero maestro".