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esclusiva

Cuneo, Iacolino: "Sembrava impossibile. Accordo per restare"

ESCLUSIVA TMW - Cuneo, Iacolino: "Sembrava impossibile. Accordo per restare"TUTTO mercato WEB
lunedì 11 maggio 2015, 19:502015
di Gianluca Losco

Il Cuneo è stata fra le ultime squadre, assieme al Siena, ad essere promosso in Lega Pro. Decisiva l'ultima giornata di campionato e il pareggio contro la Caronnese. TuttoMercatoWeb ha contattato in esclusiva il tecnico Salvatore Iacolino.

"Io sono arrivato a fine ottobre e la squadra aveva 13 punti con già un bel distacco dalla prima; sembrava un'impresa quasi impossibile. In trasferta non riusciva a vincere, vinceva in casa ma con una media bassa per chi vuole vincere il campionato. Io non ho fatto altro che ridare fiducia e morale a gente un po' sotto stimata, mi è sembrato di dare un assetto più congeniale. La squadra ha cominciato a fare risultati anche in trasferta, abbiamo inanellato un filotto importante di risultati, credo 12 o 13 risultati, e questo ha dato la scossa".

C'è stato un momento in cui ha pensato di poter vincere il campionato?
"Per la vittoria forse no, però ho sempre creduto di poter fare un grande campionato. Non c'è mai stata una grande che ammazzasse il campionato. Poi credo di averlo capito dopo la vittoria di Borgosesia, è stata una gara importante e da lì abbiamo preso morale".

Lei ha già detto di voler restare in Lega Pro, ha già avuto contatti con la dirigenza?
"Ho già parlato sia col presidente che col direttore e mi hanno detto che sono riconfermato. Resta da vedere se il presidente continua, dato che ha alcuni problemi. Mi ha detto che se continua io sono confermato, altrimenti bisogna vedere chi compra la società".

Questa promozione ricorda la sua ultima, sempre il Cuneo. Al termine se ne andò, cosa successe?
"Allora feci cambiamenti anche con la rosa, vincemmo con una certa facilità, poi non abbiamo ritoccato nulla.Ho pensato a rimotivarla, dando la giusta fiducia ai giocatori importanti. Anche in quel caso non c'era una squadra ammazza campionato. Ci hanno aspettato e abbiamo dato il colpo decisivo. Me ne andai perché non ero d'accordo col nuovo direttore che sarebbe arrivato".

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