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esclusiva

Ds Frattese: "Cammino straordinario, gruppo invidiabile"

ESCLUSIVA TMW - Ds Frattese: "Cammino straordinario, gruppo invidiabile"TUTTO mercato WEB
© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com
mercoledì 4 novembre 2015, 17:252015
di Stefano Sica

Continua a stupire e divertire la Frattese di mister Stefano Liquidato (nella foto). I nerostellati, dopo la vittoria sul Reggio Calabria allo "Ianniello" (2-1), conquistano il secondo posto alle spalle della Cavese, complice il pareggio del Siracusa a Noto. Partenopei ora a -2 dagli aquilotti, quando siamo alla 12/ma giornata, e aretusei che scivolano in terza posizione. La Frattese, tra l'altro, è l'unica squadra del girone I a non aver ancora impattato una gara (ben sette vittorie e tre sconfitte) e, con 18 reti realizzate, può vantare per ora il miglior attacco del raggruppamento dopo quello del Siracusa (27 gol). Numeri autorevoli, che certificano un cammino stellare e fanno sognare la città. Dati che nessuno avrebbe mai osato immaginare alla vigilia dopo lo scossone societario e la rivoluzione tecnica che aveva generato l'approdo di Liquidato per Grimaldi e del ds Francesco Mennitto per Marco De Simone. Chi, però, preferisce gettare acqua sul fuoco è proprio il responsabile dell'area tecnica nerostellata Mennitto, che in esclusiva a TMW analizza il momento magico della sua squadra. Per ora ci si diverte e si pensa a fare bella figura. Se poi son rose, fioriranno.

Si vola e Fratta sogna.
"In verità sono in tanti a chiederci cosa faremo alla riapertura del mercato a dicembre, addetti ai lavori compresi. Io so solo di poter disporre di un gruppo straordinario e che chi verrà dovrà entrare in punta di piedi e con grande umiltà. Ovvio che potrà essere fatta qualche integrazione, ma non stravolgeremo una struttura che ci sta dando grandi soddisfazioni non solo dal punto di vista dei risultati, ma anche dell'intensità agonistica e della coesione di gruppo".

In questo ci sono anche i meriti di Liquidato: nella gara vinta con gli amaranto, c'erano solo quattro superstiti della scorsa stagione (Costanzo, Marotta, Longo e Celiento).
"Sicuramente i meriti vanno riconosciuti anche a chi ha operato l'anno scorso dal punto di vista tecnico e dirigenziale, ovvero l'allenatore e il direttore sportivo. Sono risultati che non disconosciamo, ma non va dimenticato che in estate abbiamo inserito sette giocatori nuovi tra i titolari, avendo spesso una linea difensiva composta da under e comunque totalmente rinnovata rispetto a pochi mesi fa. Siamo andati in rete con sette giocatori diversi e non solo con gli attaccanti. E parlo di difensori centrali come Varchetta e Nocerino, o di Vaccaro come di Costanzo. Il nostro portiere, Francesco Rinaldi, non aveva mai giocato in D, Della Monica veniva dall'Eccellenza. Insomma, al netto dei tre attaccanti che confermano quanto di buono fatto la stagione passata, c'è il grande lavoro dell'allenatore e di una squadra coesa, equilibrata, piena di motivazioni e costruita largamente in pochissimo tempo. Un mosaico nel quale tutti si esaltano e recitano lo stesso copione".

Tutto nato da zero, o quasi.
"Infatti. Abbiamo ereditato una situazione societaria non semplice. La priorità era intanto quella di salvaguardare il titolo sportivo della Frattese. E il tempo per l'allestimento della rosa stringeva sempre di più. Ce l'abbiamo fatta e siamo soddisfatti perché i risultati premiano il nostro sforzo".

Cosa cambia ora nei vostri obiettivi?
"Onestamente all'inizio del campionato non pensavamo di ritrovarci adesso così in alto. Avevamo immaginato un campionato di assestamento con una salvezza tranquilla. Di sicuro gli obiettivi possono sempre cambiare perché un certo tipo di classifica infonde energie, apporta stimoli, può avvicinare ancora più tifosi e far crescere l'entusiasmo del presidente. Non so, fra un mese potremo fare un primo bilancio. Sappiamo bene che club come Cavese e Siracusa hanno potuto disporre di un budget più importante. Rappresentano piazze prestigiose e sono partiti con ben altri obiettivi. Poi si sa che nel calcio esistono anche i miracoli. Un esempio ce lo ha dato qualche anno fa l'Arzanese, che vinse il campionato nonostante non fosse partita coi favori del pronostico".

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