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esclusiva

Enzo Potenza: "A Pozzuoli un autentico miracolo calcistico"

ESCLUSIVA TMW - Enzo Potenza: "A Pozzuoli un autentico miracolo calcistico"
giovedì 28 agosto 2014, 16:002014
di Stefano Sica

Per sei ore, soltanto qualche settimana fa, è stato il nuovo allenatore dell'Arzanese, prima della rivoluzione societaria con l'avvento di Giovanni De Micco e di Rosario Campana in panchina. All'ex ds biancoceleste Pasquale Costagliola non era passato inosservato l'ultimo campionato alla guida tecnica della Puteolana, culminata in una salvezza miracolosa pur in una condizione societaria precaria e instabile. Ora Enzo Potenza si gode gli ultimi scampoli di vacanza, in attesa della chiamata giusta.

Lo dicevamo: a Pozzuoli avete fatto quasi un miracolo calcistico...
"Sì, è stato un grande miracolo. La squadra in una prima fase era ultima a -1 in classifica. Sono stato esonerato a tre punti dalla salvezza e richiamato con la squadra ancora ultima. Qualcuno, nonostante il raggiungimento di questo obiettivo, vuol comunque far passare questa annata come nefasta. Ma con le difficoltà che abbiamo avuto, questo è stato un miracolo della squadra e di tutto lo staff tecnico, frutto di un lavoro straordinario. Abbiamo solo pensato a lavorare affrontando sempre di petto gli intoppi che conosciamo tutti. La società ha avuto le sue difficoltà, sono venuti meno tanti impegni presi da parte loro sia con gli sponsor sia con l'amministrazione comunale. Di certo alcune difficoltà non se le sono cercate di proposito. Però di tutto questo ne abbiamo pagato noi le conseguenze sia sotto l'aspetto emotivo sia sotto quello sportivo. I ragazzi hanno manifestato una grandissima forza senza mollare mai. Abbiamo battuto il Matera, andato in Lega Pro, in 10 contro 11. Sempre in 10 abbiamo fatto risultato col forte Monopoli. Col Vico Equense abbiamo pareggiato pur chiudendo in 7. Ci fossero state tutte le componenti giuste, avremmo fatto un campionato ancora migliore: la squadra ne aveva il potenziale".

Tecnico dell'Arzanese per sei ore lo scorso 6 agosto. Poi cosa è successo?
"Stavo per firmare grazie al direttore Costagliola, che ringrazio per l'opportunità che mi ha dato. Tutto naufragato in una notte, dopo che avevamo bloccato 7 calciatori di spessore. Poi tutto è cambiato, ma oggi il calcio va verso certe direzioni che sono difficili anche da commentare sebbene siano sotto gli occhi di tutti. Eppure ognuno fa finta di non sapere e di non capire pur di navigare in questo mondo. Peccato, in 4 ore avevamo fatto con Costagliola un lavoro straordinario".

Faccia le carte ai gironi H e I del prossimo campionato di D.
"Nel girone H vedo una grandissima favorita, per l'organico e per lo staff tecnico di cui dispone: il Bisceglie. Ha un centrocampista, Lanzillotta, che è uno dei migliori elementi della categoria, dà geometrie ed è tatticamente intelligente. Nessuno vede il Bisceglie, eppure io dico che sarà più di una sorpresa. Poi il Brindisi, che ha fatto acquisti importanti, il Monopoli che ha in rosa calciatori come Tommaso Manzo e Branicki, il Taranto, il Francavilla o il Potenza. La Cavese è la campana che più di tutte può insidiare le pugliesi. Nel girone I l'Agropoli ha tutto il potenziale per far bene anche se c'è la concorrenza dell'Akragas. Il Marcianise farà sicuramente un ottimo campionato. Sulla carta è così, ma non basta essere forti perché poi tutti vogliono dare il massimo contro di te".

A Pozzuoli ha cambiato spesso modulo: ma qual è il suo di riferimento?
"Io ho utilizzato in passato il 4-1-3-2 con un centrocampista fisso davanti alla difesa, a Pozzuoli ho adottato il 4-3-1-2 come il 4-2-3-1 o il 4-3-3. I ragazzi si sono mostrati sempre versatili in questo senso. Noi pensiamo tanto ai moduli di gioco, ma il calcio è fatto di possesso e di fase di non possesso".

Ripescaggi e riforme: cosa c'è da aggiustare, se c'è?
"Nelle riforme ci possono stare aspetti positivi e negativi, perciò andrebbe fatta sempre chiarezza all'inizio. In Lega Pro, oggi, andrebbe ripescata una squadra che ha vinto i play-off di D in ossequio al verdetto del campo. Altrimenti potremmo ritrovarci tra 8 mesi a discutere di spareggi in serie D che non servono a nulla. Mi spiace che l'Arzanese, società modello e sana economicamente, non sia stata ripescata, seppure con uno stadio a 3 km. Col Tuttocuoio in finale non ha demeritato e non ha usufruito neanche della coda dei supplementari, come è invece accaduto al Lecce in Prima Divisione. L'Aversa è stata ripescata per il secondo anno consecutivo, eppure c'era un criterio ben esposto che lo impediva".

Il suo futuro?
"Ho ricevuto diverse proposte da parte di club di D e di Eccellenza. Ma devo valutare bene idee e progetti. Non vado là dove riscontro improvvisazione. Sono un allenatore non sponsorizzato e che pensa solo a vivere del proprio lavoro".

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