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Marasco: "Addio ad Aversa doloroso. Salvezza possibile"

ESCLUSIVA TMW - Marasco: "Addio ad Aversa doloroso. Salvezza possibile"TUTTO mercato WEB
© foto di Prospero Scolpini/TuttoLegaPro.com
giovedì 26 aprile 2018, 16:252018
di Stefano Sica

Cambia ancora la panchina dell'Aversa Normanna che, dopo la dura sconfitta di Picerno (4-1), ha dato il benservito ad Antonio Marasco, il quale aveva rimpiazzato a sua volta Alessandro Caruso a metà ottobre. Una scelta improvvisa e inaspettata, presa personalmente dal presidente onorario Pasquale Corvino e che ha provocato le dimissioni polemiche del Dg Paolo Filosa. Al suo posto ritorna lo storico Ds, e aversano doc, Michele Orabona. A due giornate dalla fine del campionato, i normanni, affidati alla guida di Mauro Agovino, proveranno ora a giocarsi le ultime chance di salvezza diretta. E proprio con l'oramai ex trainer granata, che in 25 partite ha raccolto 25 punti allontanando la squadra da qualsiasi ipotesi di retrocessione diretta, TuttoMercatoWeb ha fatto il punto su questa sepazione dolorosa. "Il calcio è bello e strano anche per questo, perché è pieno di sorprese - esordisce il tecnico di Torre Annunziata, ex centrocampista, tra le altre, di Verona, Venezia e Modena -. Sono stato calciatore per tanti anni e forse un'esperienza del genere non l'ho mai vissuta. Ma tutto questo fa parte del gioco e va accettato. Più che altro mi sarei aspettato un po' più di riconoscenza verso l'uomo. Resta la delusione ma si va avanti. E' stato fatto in ogni caso un grande lavoro che non va disperso. Se l'Aversa si riuscirà a salvare, evidentemente il merito sarà stato anche il mio".

Possibilità di salvezza per i granata?
"Tante. Si è fatto qualcosa di importante da quando sono arrivato. Nonostante le vicissitudini societarie, che ho trovato sin dal mio arrivo, con i ragazzi abbiamo provato sempre ad estraniarci da certe dinamiche. La squadra si è sempre comportata in modo professionale e credo che qualche risultato prestigioso sia stato anche ottenuto. L'Aversa deve salvarsi e ha tutte le possibilità per farlo. Al gruppo, anche da ex calciatore che ha vestito questa maglia, auguro con tutto il cuore di raggiungere questo traguardo. Ed è un augurio che estendo alla società, sperando che, dopo essersi salvata, possa risolvere i suoi problemi".

A un ottimo inizio di girone di ritorno, è seguito un andamento altalenante. Quali sono i motivi?
"E' normale che, quando si fa una rincorsa estenuante, a un certo punto si tiri anche il fiato. Molti giocatori non hanno fatto neanche il ritiro. Tanti sono anche giovani, costretti a sopportare un certo peso psicologico. Abbiamo fatto un recupero formidabile, poteva accadere che se ne pagassero le conseguenze. Ma io non posso che essere soddisfatto ed orgoglioso dei ragazzi per quello che hanno fatto. Tutto questo in un quadro di instabilità societaria".

In un solo colpo, l'Aversa ha perso tecnico e direttore.
"Filosa si è comportato da vero uomo e da grande professionista. Per noi è stato un punto di riferimento importante: da quando è arrivato, si è fatto carico di questa situazione con grande passione e senza mai tirarsi indietro. Anche nelle difficoltà, ha provato in tutti i modi a trasmettere serenità a me e alla squadra. Gli sono riconoscente".

Il suo futuro?
"Intanto farò tesoro di questa esperienza. Ho conosciuto tante problematiche e, inoltre, mi sono immerso in modo ancora più profondo nella mentalità di un allenatore che deve guardare in faccia e gestire 30 giocatori. E' stata una pagina piena di cose positive, con qualche aspetto negativo, ma che mi farà crescere".

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