Pres. Frattese: "Cerchiamo nuove forze per far vivere il club"

Archiviato il bel campionato che ha portato la Frattese alle soglie dei play-off nel girone I della serie D, l'attenzione si sposta ora sulle vicende societarie nerostellate. Il club è alla ricerca, infatti, di nuovi investitori che possano fornire ossigeno alla continuità del progetto societario. Uno scenario che il presidente Antonio Schiano descrive nei minimi particolari a Tuttomercatoweb. "Abbiamo necessità che arrivino nuovi imprenditori che consentano di rinforzare la compagine societaria dando solidità al progetto del nostro club - avverte -. Noi siamo nati come ASD alcuni anni fa, quando eravamo 10 associati. L'anno scorso ne eravamo in 11 in una prima fase, poi ci furono le dimissioni di due personaggi. In questa stagione ho invitato tutti nell'operazione di trasferimento in SRL, siamo rimasti in 8 ad occuparci della vita operativa della società. Insomma, abbiamo bisogno di forze nuove per andare avanti".

Dovesse arrivare invece qualche acquirente disposto a rilevare totalmente, o in parte, il club, che atteggiamento assumerete?
"Dovrà dimostrarci la validità del suo progetto calcistico. Noi dobbiamo tutelare il blasone del nome Frattese nonché la passione di questa tifoseria. Non ho pregiudiziali e sono disposto a fare un passo indietro. Certamente sento la Frattese come una mia creatura quindi, qualora mi fosse richiesto, resterei certamente come sponsor, socio o dirigente. Un fatto è certo: non posso più sobbarcarmi questo impegno da solo".

Si è vociferato di un interesse in tal senso della famiglia Serrao, attualmente al timone dell'Arzanese.
"Ho sentito anche io queste voci. Noi garantiamo a tutti la massima trasparenza. Qualora ci fosse davvero questo interesse, ci confronteremo e valuteremo il loro progetto. Io sento una responsabilità personale forte, da presidente ed amministratore, nonché un richiamo morale nell'affidare la società nelle mani giuste".

La Frattese è stata l'autentica sorpresa del girone: dovesse restare lei al comando, quale sarà la posizione del ds De Simone e del tecnico Grimaldi?
"E' una domanda a cui è impossibile dare una risposta ora. Le nostre decisioni le prendiamo in CdA. In tre anni entrambi hanno conseguito risultati importanti, quest'anno si è andati al di là di ogni aspettativa. Hanno dimostrato di avere qualità non comuni per questa categoria. Ma ogni valutazione adesso è prematura".

Quando contate di chiudere la partita societaria?
"Vorremmo partire con la programmazione per la prima settimana di giugno. La volontà di iscrivere la squadra c'è. Ma se resto da solo, non so in che modo mi muoverò. A quel punto dovremo cercare la soluzione migliore".

A cosa attribuisce l'ultima, decisiva in chiave play-off, disfatta con la Neapolis?
"Noi abbiamo una rosa molto giovane. Nell'ultima parte del campionato abbiamo peccato in errori di gioventù, ma aver raggiunto con largo anticipo la salvezza è stato già un passo importante. Nel primo tempo abbiamo espresso bel gioco ed intensità, sfiorando più volte il raddoppio. C'è stato annullato ingiustamente un gol a Celiento e, diversamente, ora staremmo parlando d'altro. Nella ripresa poi siamo andati in affanno ma alla lunga avremmo meritato noi la vittoria. Il calcio è fatto anche di episodi".