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esclusiva

Triplete Francavilla. Il ds: "Annata fantastica"

ESCLUSIVA TMW - Triplete Francavilla. Il ds: "Annata fantastica"TUTTO mercato WEB
© foto di Prospero Scolpini/TuttoLegaPro.com
giovedì 23 aprile 2015, 15:452015
di Stefano Sica

Il triplete è servito. Festeggia il Francavilla dopo la conquista della Coppa Italia nazionale di Eccellenza al "Buozzi" di Firenze, vittima la Bustese (4-2). Per i pugliesi è stata un'annata spettacolare, condita dalla vittoria in campionato e dalla Coppa Italia regionale. Uno degli artefici della favola biancazzurra è il ds Stefano Trinchera, storico difensore, tra le altre, di Avellino, Lecce e Manfredonia. Con lui abbiamo parlato della cavalcata verso la serie D e di una stagione che resterà memorabile nella storia del club del presidente Antonio Magrì.

Avete battuto la concorrenza di squadre partite per vincere come Nardò e Casarano: un motivo in più per essere orgogliosi di questo traguardo.
"Il campionato di Eccellenza pugliese è storicamente molto difficile. Tante squadre si presentano ai nastri di partenza per vincere. Il Nardò ci ha dato molto filo da torcere, così come il Casarano ha allestito una grandissima squadra. Noi abbiamo cambiato tanto ad inizio stagione, incontrando qualche difficoltà. Del resto non si può avere tutto e subito. Una volta trovata la quadra, abbiamo conseguito risultati eccezionali vincendo anche 15 partite consecutive per un totale di 37 in 45 gare ufficiali tra campionato e Coppa".

Il suo futuro sarà ancora a Francavilla?
"Col presidente Magrì non ne abbiamo ancora parlato, preferendo concentrarci sugli obiettivi che ci eravamo prefissati. Io comunque mi sento gratificato per aver avuto l'onore di lavorare qui. Magrì mi ha dato la possibilità di fare calcio come si deve, peraltro responsabilizzandomi e dandomi grande autonomia. Questa società è strutturata per fare cose ancora più importanti, è seria ed ambiziosa. Ne parleremo, ma ora è il momento di festeggiare e di goderci questo momento. In tutto quello che abbiamo fatto c'è stata grande professionalità pur disputando un campionato dilettantistico. Ci siamo dati delle regole e una disciplina come una qualsiasi grande realtà. Solo così potevano arrivare i risultati".

Quale elemento è emerso più degli altri in questa annata?
"A me piace parlare soprattutto del gruppo. I veri protagonisti di tutto questo sono stati i giocatori, che hanno mostrato di essere da categoria superiore. Abbiamo una rosa di 23 calciatori e tutti sono stati coinvolti, tutti hanno giocato ritagliandosi spazio. Nicolas Di Rito e Andrea Bricca sono state le ciliegine sulla torta del mercato di dicembre. E devo confessare che l'operazione Di Rito ad un certo punto sembrava difficile. Lui era molto vicino al Casarano, poi l'intervento del presidente ha sbloccato la situazione. C'è stato un incontro risolutivo tra loro due e tutto è andato per il verso giusto. Però vorrei citare anche il nostro mister, Antonio Calabro. E' un tecnico giovane di cui sentiremo molto parlare in futuro. Ha fame, ambizione ed è molto preparato. Anche questa grande voglia di vincere e di arrivare ha fatto la differenza. Poi un omaggio doveroso va attribuito al dg Tonino Donatiello, personaggio storico del Francavilla che ci ha dato un grande supporto. Se la società si è sempre distinta per scrupolo ed organizzazione, non facendoci mancare mai nulla, il merito è anche suo".

A Firenze vi hanno seguiti in 1000: Francavilla ha fame di calcio...
"Il pubblico ha risposto alla grande perché ha percepito la bontà di un progetto vincente ma mai ostentato da parte nostra. Quella dei nostri tifosi a Firenze è stata una carovana commovente e devo ringraziarli per questo. Anche in campionato la città ci ha dato un sostegno massiccio, tanto che abbiamo avuto anche picchi di 2500 spettatori nelle ultime partite. Vincere la Coppa, poi, è stata per noi una soddisfazione enorme considerato anche che la Bustese non perdeva da più di 40 partite ufficiali".

In conclusione: impossibile non chiederle un parere sul difficile momento del suo vecchio Avellino, di cui è stato anche capitano.
"Io penso che la squadra sia ancora competitiva per lottare per la promozione. Il campionato è molto equilibrato ed aperto. E c'è grande discontinuità. Le potenzialità ci sono, per questo è il momento di fare quadrato. Confido molto in Rastelli, so quanto vale avendo lavorato con lui a Brindisi. Ai tifosi dico di stare vicini a squadra e allenatore, e di sostenerli. Io so quanto il pubblico di Avellino possa essere decisivo in certi momenti. Per questo ci vogliono sostegno e positività".

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