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Vullo: "Il mio Campobasso crede nei play-off"

ESCLUSIVA TMW - Vullo: "Il mio Campobasso crede nei play-off"TUTTO mercato WEB
© foto di Anto.Abbate/TuttoLegaPro.com
mercoledì 8 aprile 2015, 19:552015
di Stefano Sica

Da gennaio di quest'anno guida il Campobasso, lanciato ora verso la conquista dei play-off nel girone F della serie D. Domenica si va in casa della vice capolista Fano, gara difficile ed insidiosa ma che potrà rappresentare un riscatto per i rossoblù, a secco di vittorie da quattro turni. A fare con Tuttomercatoweb un bilancio della stagione molisana è il tecnico Salvatore Vullo.

Siete ancora in alto anche se venite da un periodo non esaltante. Quali sono le ragioni?
"Si sa che il girone di ritorno è tosto per tutti. I punti valgono il doppio e si gioca soprattutto per la classifica. Ognuno ha la necessità di raggiungere i propri obiettivi. Credo che tranne le due di testa, Maceratese e Fano, tutte stanno incontrando difficoltà. Noi abbiamo il vantaggio di portare un nome importante e blasonato. Ma non bisogna dimenticare che questa squadra è una neopromossa. Si è fatto l'anno scorso una cavalcata importante e l'obiettivo in questa stagione era quello di salvarsi senza farsi del male economicamente. Io però sono soddisfatto: in classifica siamo davanti a squadre molto forti, penso a Chieti, Civitanovese, Jesina o Matelica. E nei play-off ci crediamo. Siamo quarti e abbiamo l'obbligo di crederci".

Ha parlato con la società in vista di un possibile prolungamento del rapporto?
"Un discorso in tal senso non si è ancora aperto. Ritengo che fra qualche settimana se ne potrà parlare ed eventualmente programmare la prossima stagione. E' chiaro che la società dovrà prima confrontarsi al suo interno, e poi nel caso fare le proprie avances".

Nel girone I c'è la bella realtà Akragas, un ambiente che lei ha vissuto lo scorso anno da direttore tecnico.
"Oramai il campionato l'hanno vinto e sono molto contento. Già l'anno scorso l'Akragas era arrivato secondo per poi approdare nella finalissima play-off con la Correggese. Questa è una società solida e sono certo che non farà da comparsa in Lega Pro. E poi c'è uno stadio da categoria superiore, che può rappresentare degnamente il tifo della città e della provincia. Agrigento è affamata di calcio e la società può contare su un grande pubblico e su un bacino di utenza che ha un potenziale importante. In Sicilia non tutte le province propongono calcio ad alti livelli: con Palermo, Catania, Trapani e Messina, è un territorio che sta dando lustro al calcio regionale".

Riuscirà l'Avellino a suo avviso ad agguantare il secondo posto?
"Può riuscirci. A Vicenza la partita se la giocherà perché questa è una squadra che può far risultato ovunque. L'Avellino ha fatto un campionato eccellente, non gli si poteva chiedere di essere stratosferico. Anche in B, il girone di ritorno è diverso da quello di andata. I punti pesano e ogni partita è una finale. Il pomeriggio storto capita, è del tutto fisiologico e basta vedere anche certi risultati inattesi. Questo è un campionato difficile ed equilibrato, con una classifica corta. Ma l'Avellino ha tutte le carte in regola per chiudere bene, lo meriterebbe pure. Non dimentichiamo quello che hanno seminato società ed allenatore, reduci da due grandi campionati".

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