"DA NON DIMENTICARE"
Philippe Most (psicologo dello sport) definisce "intelligenza di situazione" la particolare dote psichica che ogni pratica sportiva richiede ai partecipanti e che è in parte innata e in parte acquisita attraverso l'esperienza. E' un tipo di intelligenza che non presuppone tanto un alto quoziente intellettivo generale, quanto la capacità di: a) analizzare i dati che ogni situazione agonistica presenta; b) comprendere la tattica dell'avversario; c) cogliere lo stato emotivo dei compagni di squadra; d) concentrarsi su ciò che si sta facendo; e) scegliere tra diverse alternative ed eseguire adeguatamente.
Cit.:
"L'identità di una squadra si vede nei momenti negativi. E' in questi casi che sono necessarie capacità di resistenza, persistenza di determinazione, tensione verso gli obiettivi, capacità di reggere a pericolose spaccature. I quattro fattori che influenzano l'efficacia collettiva sono: a) la coesione; b) il focus (concentrazione al top e alto grado di sicurezza nella capacità di leggere e reagire automaticamente alle situazioni di gioco); c) gli obiettivi; d) la storia passata"
Bill Gates:
"Il successo è un cattivo professore. Spinge le persone intelligenti a pensare di essere infallibili"
Artur Jorge (allenatore):
"Bisogna trattare i calciatori diversamente, facendo credere loro che sono tutti sullo stesso piano"
Vicente Cantatore (allenatore):
"Prima si elogia, poi si corregge"
Rudy Tomjanovich (coach di basket):
"Quando vinci devi essere in grado di sconfiggere la natura umana, la naturale tendenza a rilassarsi e di non perdere lo spirito competitivo di prima"
Bill Walsh, famoso allenatore di football americano, è l'assertore della "malattia del più", "... che assale dopo aver vinto un campionato, perché ripetersi non è facile, mentre prima tutti erano affamati per conquistare il primo titolo. Una volta conquistato, tutti vogliono di più: più soldi, più anni di contratto, più pubblicità, più sponsors, più minuti di gioco, più responsabilità, più voce in capitolo, più potere, più leadership, più importanza"
Oriana Fallaci (giornalista e scrittrice):
"Non è vero che la verità sta sempre nel mezzo, a volte sta da una parte sola"