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L'acquisto di BaggioTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 18 aprile 2016, 12:13Archivio
di Claudio Nassi
per Claudionassi.com

L'acquisto di Baggio

Telefona Lorenzo Marucci da TuttoMercato Web perché l'amico Pietro Lazzerini non sa chi ha acquistato Baggio. Anzi, si fa forte di una bufala che riporta Wikipedia. L'ho raccontato più volte alle tv e alla radio ma, come insegnano i nostri padri latini, verba volant e scripta manent. Non rimane quindi che divertirsi nel raccontare i fatti, anche per non permettere ai millantatori di farsi belli. Se il 4 marzo u.s. ho messo i puntini sulle "i" per Mancini e Van Basten, oggi non rimane che metterli su Baggio.

Lo volevo acquistare nell''82, quando con Salvi e Rizzato, rispettivamente D.S. e Segretario del Vicenza, conclusi la trattativa per la comproprietà di Renica, che alla Sampdoria costò 500 milioni. Mi risposero: "Ha 15 anni, non sappiamo se vale 100 milioni o un miliardo". Promisero, però, che sarei stato il primo a essere informato una volta che avessero deciso di venderlo. Il 30 giugno lasciai la Samp. Volevo chiudere con il calcio. Dopo 4 mesi, invece, decisi di fare il procuratore con due soci, copiando gli americani McCormack e Donald Dell. A fine '83 chiusi la parentesi. Tornò l'uzzolo del calcio e pochi mesi dopo firmai per il Perugia. Un'incomprensione sulla durata del contratto con il Presidente Ghini mi fece decidere che alla prima occasione avrei lasciato. Uno dei miei tanti errori, perché con il Cav. Spartaco instaurai un rapporto eccezionale, che rimase fino al momento in cui ci lasciò. E il 30 novembre dell''84 firmai alla Finanziaria Pontello con la Fiorentina.

Ghini era a conoscenza di tutto e da aprile mi permise di lavorare il lunedì per la società viola. Il 17 febbraio, dopo Perugia - Parma, a fine partita, avevo acquistato il 18enne Nicola Berti e un lunedì alle 12.00 telefonai al Vicenza per l'altro 18enne, Roberto Baggio. Gastone Rizzato mi lasciò di sale: lo avevano ceduto al Torino per 3 miliardi. Si dovevano trovare il mercoledì con Nizzola e Moggi per chiudere la trattativa. Non mi aveva telefonato perché in B non l'avrebbero ceduto. Quando risposi che per questo non doveva preoccuparsi, mi lasciò una speranza. Chiamai il Conte Pontello per metterlo al corrente. Mi chiese chi era il Presidente del Vicenza e ci lasciammo. Alle 16.30 chiamò. Mi aspettava venerdì pomeriggio alla Finanziaria. C'era Maraschin. Baggio era nostro. Gli feci i complimenti e chiesi come aveva fatto. Aveva scoperto che lavoravano insieme in una autostrada del Nord. E, dati i rapporti che si erano instaurati tra i due personaggi, la trattativa si chiuse a 2,8 miliardi pagabili in due anni.

Dopo un mese Baggio si infortunò a Rimini, in modo grave, a un ginocchio. In società uno pensò di annullare il contratto. Chiusi il discorso dicendo che l'operazione al ginocchio non sarebbe stata un problema, che avevamo acquistato il miglior giovane in circolazione e che dovevamo, soltanto, rivedere il contratto. La cifra, infatti, passò a 2,1 miliardi con l'assicurazione a favore del Vicenza, che portò alle casse biancorosse 134 milioni.   

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