Il Lanus e il Plaza Colonia

Se è vero, come dice Leo Longanesi, che l'Italia è un Paese dove è meglio avere torto in molti che ragione in pochi, non ho ancora capito perché mi ostini a pensare che si possa fare calcio senza spendere una fortuna. E magari vincere, quando la stragrande maggioranza continua a parlare di fatturati e di ingaggi che trovano pochi riscontri. Alle volte mi chiedo come sia possibile dare 59 milioni di euro per tre anni a Mourinho e non trovo risposte. Ricordo, però, un D.S. che mi ripeteva: "D'accordo, ci sono tanti improvvisati, ma non dirlo, è meglio per noi". Oggi non rimane che sperare nella Premier League, il Paese del Bengodi, con tante società che continuano a buttare soldi dalla finestra. Chissà se un giorno gli inglesi si accorgeranno di non vincere mai a livello internazionale, né con le squadre di club né con la nazionale. Ecco, non piangiamoci addosso, c'è di peggio. Eppoi Mourinho non è il solo a guadagnare l'incredibile, perché Guardiola non è da meno. Chissà che cosa dirà Conte quando si accorgerà di incassare in tre anni quanto gli altri in dodici mesi. Conte che molti vedono più allenatore che selezionatore, come dimostra, ancora una volta, la formazione messa in campo a Malta contro la Scozia.

Dopo tanta incompetenza, vedi le due società di Manchester e il Chelsea di Abramovich, ricordo che in Paesi dove il calcio è religione, Argentina e Uruguay, vincono i campionati rispettivamente il Lanus e il Plaza Colonia. I primi pare abbiano giocato un calcio che ricordava l'Olanda del '74, superando in finale il San Lorenzo con Velazquez, Almiron e Sand sugli scudi, con la miglior difesa e il secondo attacco dietro al Racing, con il tecnico Jorge Almiron reduce da un esonero all'Independiente e vincendo il secondo titolo in 101 anni di storia. I secondi hanno portato il Plaza Colonia del Sacramento, paese con meno di 30.000 abitanti a 180 km da Montevideo, al primo titolo, superando 2-1 il Penarol, adesso secondo a 5 punti a 90' dalla fine. Con la "rosa" più giovane, il budget più basso e un tecnico di 43 anni, Eduardo Espinel, che fino a poco tempo fa si divideva fra la falegnameria e i corsi di aggiornamento per D.S.. Il Plaza Colonia ha dimostrato che si può spezzare l'egemonia dei clubs di Montevideo, dopo il Rocha nel 2005, e fare calcio spendendo il giusto. Talvolta anche meno.