Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / stazione di sosta / Archivio
Havelange e FranchiTUTTO mercato WEB
© foto di Imago/Image Sport
lunedì 22 agosto 2016, 10:36Archivio
di Claudio Nassi
per Claudionassi.com

Havelange e Franchi

Joao Havelange nasce a Rio de Janeiro da padre belga, mercante d'armi. Avvocato, proprietario della Cometa, compagnia di trasporti, nel 1958 è Presidente della Federcalcio e del CONI brasiliano, nel '63 è membro del CIO e dal '74 al '98 Presidente della FIFA. Ci lascia alla bella età di 100 anni. E' il primo Presidente non europeo. Per cinque volte viene eletto all'unanimità. Diventa uomo Coca Cola, con la quale firma un contratto venticinquennale. Dice di aver trasformato la FIFA da azienda artigianale a prima multinazionale del mondo. Nel 2007 gli viene intitolato un nuovo stadio a Rio, dove gioca il Botafogo, e la Federcalcio annuncia sette giorni di lutto con bandiere a mezz'asta al villaggio olimpico.

E' stato un uomo di potere, ma quando leggo per decenni re indiscusso, padrone assoluto di quella FIFA che contribuì a riformare e modernizzare, mi sorgono dei dubbi, alimentati da più particolari che portano a parlare di Artemio Franchi, ritenuto da tutti il più grande dirigente che abbia avuto il calcio. Se poi aggiungo che era Vicepresidente del Comitato Esecutivo della FIFA, Presidente del Comitato Esecutivo dell'UEFA, dei due Comitati d'urgenza, oltre ad essere Presidente della Commissione Finanziaria della FIFA, della Commissione per squadre nazionali dell'UEFA e aver messo nei posti più importanti delle due organizzazioni i suoi uomini, da Bardigotta al Prof. Barile, da Campanati all'Avv. Barbé, mi è sembrato strano leggere tante inesattezze su Havelange. Dimenticavo la cosa più importante: Franchi era anche il Presidente delle Commissioni Arbitrali della FIFA e dell'UEFA. Infine il Dott. Artemio non si faceva mancare nulla, perché anche lui aveva alle spalle una multinazionale: l'Adidas.

Nel momento in cui si parla, mi domando che cosa rimaneva ad Havelange oltre ai compiti di rappresentanza, tenuto presente che in Sudamerica aveva da convivere con Carlos Alberto Lacoste prima e Julio Grondona poi, scomodi e potenti Presidenti della Federazione argentina. Tralascio il FIFAgate e quindi una gestione travolta da scandali e corruzione, con il genero Ricardo Terra Teixeira, Presidente della Federcalcio, fuggito a Miami. Insomma, viene da domandarsi perché, se non si insisteva a più riprese, ad Artemio Franchi sarebbe stato intitolato solo lo Stadio di Siena e non si riesce ancora a vedere il bronzo all'ingresso del Centro Tecnico di Coverciano accanto a quello del Marchese Ridolfi, né gli viene intitolato il Museo del Calcio, né la strada che porta il nome di Aldo Palazzeschi. Quando abbiamo eccellenze a livello internazionale non sappiamo apprezzarle e riconoscerne i meriti.