Brasile, una sentenza storica contro il razzismo

Come anticipato in tempo reale, la giustizia sportiva brasiliana ha deciso di applicare una sentenza esemplare contro il Gremio di Porto Alegre per atti razzisti praticati dai suoi tifosi.
Ricostruiamo rapidamente la vicenda: nella partita di andata degli ottavi di finale fra Gremio e Santos, il portiere Aranha è stato oggetti di cori e di insulti razzisti. Il giocatore ha chiesto all'arbitro di intervenire per far cessare le ingiurie, ma il direttore di gara ha ritenuto capziosa la richiesta del portiere santista e ha fatto proseguire la partita.
La tv nel frattempo mostrava di forma nitida la gravità delle offese razziste inveite dai tifosi del Gremio, e in pochi minuti le immagini hanno fatto il giro del Brasile.

A fine partita Aranha si è presentato ai microfoni della stampa visibilmente scosso, denunciando di forma vemente l'accaduto.
Il tribunale ha così deciso di aprire un'inchiesta nonostante l'arbitro non avesse riportato i fatti nel referto. I 5 componenti del collegio hanno all'unanimità condannato la squadra.
Nel dettaglio la sentenza prevede: eliminazione del Gremio dalla Coppa del Brasile, 2 anni di Daspo per i tifosi identificati, 3 mesi di sospensione per l'arbitro e il guardalinee, e R$ 50.000 di multa (circa 17.000 Euro).