Boca-River, Diego Cagna: "Superclasico non è gara qualunque"

Ci sono giocatori che in una squadra segnano un'epoca. Diego Cagna, al Boca Juniors, è tra questi. Perché i suoi Xeneizes sono stati un raggio di luce nella storia del club più vincente del Sudamerica e Cagna ne è stato il capitano, il faro, l'icona. Tre volte l'Apertura, una il Clausura, poi due volte la Copa Sudamericana, una la Recopa e pure l'Intercontinentale nel 2003. Diego Cagna, per gli hinchas del club di Baires, E' il Boca. "Ed io sono sempre legatissimo ad una piazza che mi ha dato tanto -spiega in esclusiva per Tuttomercatoweb.com, proprio nel giorno in cui si giocherà l'andata della Copa Sudamericana tra gli Xeneizes ed il River Plate. Il Superclasico-. Queste sono partite speciali, non c'entrano niente con quel che è stato, con quel che è, con quel che sarà. E' il Superclasico. Punto".
Ce n'è uno che ricorda in particolare?
"L'ultimo che c'è stato in Libertadores, nel 2004. Vinciamo in casa all'1-0, segna Schiavi. Al ritorno vincono loro al 93' con Nasuti ma arriviamo ai rigori. Ricordo ancora il silenzio del Monumental dopo il tiro sbagliato da Maxi Lopez, la nostra gioia".
Che River è quello di oggi?
"Vive un grande momento, gioca un grande calcio, non lo faceva da tanto tempo.

Però nelle ultime partite hanno avuto difficoltà senza giocatori importanti e non hanno avuto lo stesso rendimento. Ora si giocano anche il Campionato, hanno il Racing lì vicino, giorni di fuoco su più fronti e poi c'è il ritorno con il Boca. Per loro sarà ancora più dura mentalmente".
Ed il suo Boca?
"Il Boca vive di alti e bassi, ma ha una buona rosa, poi nel Superclasico... Beh, è una gara a parte. E lì tutti danno sempre di più".
Chiudiamo con Tevez, che in quel 2004 pareggiò il gol di Lucho Gonzalez.
"E' tifoso del Boca ed è probabile che termini la sua carriera lì. E' un grande tifoso del club, il Boca è una fede. Io ho giocato con Maradona alla fine della carriera, di talenti ne ho visti, ma Tevez era unico: sapevamo che, quando gli passavamo la palla, ogni occasione poteva essere gol".
L'ultima è sul suo futuro: è in cerca di panchina, dopo l'esperienza con il Tigre.
"Io sto aspettando, il lavoro del tecnico non è facile, aspetto le mie opportunità. Certo, deve andar bene a tutti, ma che sia in Argentina, Spagna o Italia, che sia un bel progetto. Allora sì, possiamo parlarne...".