Messaggero - D'Angelo, un'altra impresa con lo Spezia
La salvezza quasi miracolosa dello Spezia porta la sua firma. Il pescarese Luca D'Angelo ha confermato di essere uno dei migliori allenatori in circolazione. Da anni raccoglie consensi e, soprattutto, risultati. Quando a metà novembre il club ligure lo ha chiamato per sostituire Massimiliano Alvini, la squadra era terzultima in classifica con 10 punti in 13 giornate. L'impatto è stato complicato, non era facile risollevare un gruppo e un ambiente distrutti dopo la retrocessione in B e il pessimo avvio di stagione. Con D'Angelo subito 2 sconfitte, poi altrettante vittorie, seguite da altre 4 gare senza successi (3 ko e un pareggio).
Ruolino altalenante, il tecnico aveva bisogno di un po' di tempo per trasferire la sua mentalità alla squadra. La svolta il 27 gennaio grazie alla vittoria sul campo del Pisa, il club che il 52enne allenatore aveva portato in B nel 2019 e a un passo dalla Serie A nel 2022 (finale persa nei tempi supplementari contro Monza di Giovanni Stroppa). Il colpo all'Arena Garibaldi ha galvanizzato lo Spezia, che da quel giorno fino al termine del campionato ha subito solo 2 sconfitte in 17 giornate (per il resto 6 vittorie e 9 pareggi). Per festeggiare il traguardo, però, i liguri hanno dovuto faticare fino all'ultima giornata, quando il successo in rimonta (da 0-1 a 2-1) contro il Venezia ha regalato la salvezza a Daniele Verde e compagni. Soddisfazione enorme al termine di una vera e propria battaglia. I lagunari, infatti, in caso di vittoria avrebbero sorpassato il Como centrando la promozione in A.