Sarri-Toro, missione impossibile: dall'ingaggio al mercato, cosa non funziona

Non è vero, ma qualcuno ci vuole credere. Perché in questo momento, fatti anche i debiti riscontri necessari quando si parla di calciomercato, il Toro e Maurizio Sarri non sono nè vicini e nemmeno accostabili, nonostante La Stampa da un paio di giorni ne parli con insistenza. E ci sono anche diversi motivi per spiegarlo, a partire dal suo ingaggio. 

Arrivato a Roma nel 2021, la Lazio l'estate successiva gli ha rinnovato il contratto sono al 2025 per una cifra pari a 3,5 milioni di euro netti, che significano quasi 6,5 milioni lordi a stagione. Raffaele Palladino al Monza è passato da 200mila euro iniziali a 1 miliomne per questa stagione, in attesa di eventuale rinnovo, Vincenzo Italiano invece alla Fiorentina guadagna 1,7 milioni a stagione, quindi in pratica la metà di Sarri. Basterebbe questo per capire che non è difficile, ma impossibile. E poi c'è la rosa. Sarri è uno che accetta molto, ma pretende almeno quei 3-4 giocatori funzionali al suo gioco. Lotito quest'anno ha virato su altro e così alla fine il progetto è naufragato. Sicuri che Cairo potrebbe accontentarlo?