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tmw / udinese / Primo Piano
Il tempo stringe e noi siamo fermi
mercoledì 24 agosto 2016, 16:00Primo Piano
di Stefano Pontoni
per Tuttoudinese.it

Il tempo stringe e noi siamo fermi

Una settimana alla chiusura ufficiale del mercato. Il tempo stringe e noi che facciamo? Siamo fermi. In un inizio di stagione da incubo, tra l'uscita in Coppa Italia contro lo Spezia e i quattro gol presi all'Olimpico contro la Roma, l'Udinese ha messo in mostra tutte le sue difficoltà e le sue lacune. Servono rinforzi, almeno un giocatore per reparto, ma da qui alla chiusura sembra davvero difficile anche solo sperare che possano arrivare nuovi volti in grado di cambiare l'ordine delle cose.

Aprire il portafoglio e spendere. Lo diciamo dalla scorsa stagione. Per rimediare a questa situazione servivano investimenti importanti, promessi dalla stessa proprietà, che per ora però non si vedono e difficilmente si vedranno.

I nomi che circolano al momento sono sempre quelli. Sembra impossibile però che l'Udinese non riesca a prendere nessuno. Nemmeno giocatori di squadre di B, perché Viviani e Lasagna rendiamoci conto che non appartengono a chissà che colosso, ma a due società retrocesse come Hellas e Carpi. Nè tanto meno giovani ai margini delle proprie squadre e volenterosi di riscatto, come Crisetig, tra l'altro friulano. Con queste premesse impossibile sperare in chissà che colpo dell'ultimo minuto. Viviamo di suggestioni giornaliere, di rumors e di giocatori offertici dai procuratori come Balotelli e Caceres, nomi impossibili però a queste latitudini. 

La concorrenza poi vince sempre. Che sia l'ambito Bologna, il grande Pescara o il ricchissimo Crotone, quando c'è da competere per prendere un giocatore noi molliamo sempre la corsa. Questione di soldi, a questa Udinese non piacciono i rilanci. Si fa un'offerta se va bene quella ok, altrimenti amen. Non si tratta perché se il costo sale non va più bene. Servirebbero giocatori di un certo spessore e di una certa esperienza ma con gli ingaggi proposti chi potrebbe realmente venire? Nessuno in Italia, e questo lo sappiamo già da anni, vuole venire da noi. Mi ricordo che perfino un Aquafresca, non di certo un Ronaldo, preferì restare confinato in panchina che vestirsi di bianconero. Il perché non è di certo legato alla piazza o ai tifosi, dato che Udine è una città vivibilissima e pacifica e la tifoseria è meravigliosa e paziente.

E intanto le altre concorrenti per la salvezza, perché questo è il nostro reale ed unico obiettivo, mica stanno ferme a guardarci. Il Pescara si è assicurato Aquilani e cerca ancora rinforzi, come fanno anche Crotone, Cagliari ed Empoli, e perfino il Palermo di Zamparini, accortosi di avere in mano poco materiale, sta chiudendo molte operazioni.

Le uniche speranze? Forse dal mercato svincolati, forse dal Watford. Ovviamente l'importante è che non si esca dai parametri economici fissati. E dello zoccolo duro di italiani nemmeno più l'ombra. 

Confido ancora molto in Bonato, ma il finale di mercato, come ogni anno, scorrerà invece tranquillo con un'Udinese presente solo sul mercato in uscita. Infatti ci si sta muovendo solo per piazzare quelli che la società ritiene essere degli esuberi come Lodi, Evangelista, Kone. Perché quello che è stato fatto basta e avanza, perché questa rosa è sottovalutata e può dare di più, perchè ovviamente tutti si riscatteranno di colpo già dalla prossima giornata.