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"Trattai Haaland a 15 anni, giocava in Norvegia". Udinese, la rivelazione di Carnevale
Intervistato da 'TV Play' Andrea Carnevale, responsabile dell'area scouting dell'Udinese, ha svelato un retroscena riguardante Erling Haaland: "Lo avevo visto quando aveva quindici anni in Norvegia e già costava qualche milione. Aveva un grande potenziale. Aveva forza, talento. Poi ha iniziato a fare tanti goal. Lo abbiamo trattato, ma il prezzo cresceva troppo e ci siamo arresi".
Sull'acquisto di Samir Handanovic: "Aveva problemi fisici, ma alla fine è stato tutto risolto. Ho dovuto insistere per farlo prendere. Fu una grande soddisfazione. Lo vidi con la Slovenia: non fece neanche una parata e prese tre goal, ma si muoveva bene e sembrava sicuro".
Sui centravanti per la Nazionale di Spalletti, questo il pensiero di Carnevale: "Tra gli attaccanti di oggi, quelli più promettenti sono Scamacca e Lucca". Infine, un pensiero sul lavoro di scouting che svolge la società friulana: "La filosofia del club è scovare il talento e lanciarlo. Pozzo segue questa linea da quasi trent’anni. Il mio ruolo è prestigioso e di responsabilità: gestisco trenta osservatori in tutto il mondo. E così trovo giocatori non ancora affermati che poi sono diventati grandissimi. Alexis Sanchez, Cuadrado, Muriel, Benatia, Bruno Fernandes, che giocava a Novara, Zielinski. Quando giocavo ancora a calcio, a Pozzo gli feci prendere Margiotta e De Sanctis. E anche Oliver Bierhoff, dopo che lo vidi nell’Ascoli".
Sull'acquisto di Samir Handanovic: "Aveva problemi fisici, ma alla fine è stato tutto risolto. Ho dovuto insistere per farlo prendere. Fu una grande soddisfazione. Lo vidi con la Slovenia: non fece neanche una parata e prese tre goal, ma si muoveva bene e sembrava sicuro".
Sui centravanti per la Nazionale di Spalletti, questo il pensiero di Carnevale: "Tra gli attaccanti di oggi, quelli più promettenti sono Scamacca e Lucca". Infine, un pensiero sul lavoro di scouting che svolge la società friulana: "La filosofia del club è scovare il talento e lanciarlo. Pozzo segue questa linea da quasi trent’anni. Il mio ruolo è prestigioso e di responsabilità: gestisco trenta osservatori in tutto il mondo. E così trovo giocatori non ancora affermati che poi sono diventati grandissimi. Alexis Sanchez, Cuadrado, Muriel, Benatia, Bruno Fernandes, che giocava a Novara, Zielinski. Quando giocavo ancora a calcio, a Pozzo gli feci prendere Margiotta e De Sanctis. E anche Oliver Bierhoff, dopo che lo vidi nell’Ascoli".
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