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Venezia, Vanoli: "Felici e orgogliosi di aver tenuto aperto il campionato"
giovedì 9 maggio 2024, 15:22Primo Piano
di Flavio Zane
per Tuttoveneziasport.it

Venezia, Vanoli: "Felici e orgogliosi di aver tenuto aperto il campionato"

Nella conferenza stampa di vigilia del prossimo match di Serie B, l'allenatore del Venezia, Paolo Vanoli, ha presentato la sfida allo Spezia. Di seguito le sue parole ai microfoni dei giornalisti in sala.

Dal punto di vista psicologico, come state vivendo questa vigilia? Ieri Gytkjaer ha detto che avete tutto da vincere e nulla da perdere: sei d'accordo con le sue parole?

Gytkjaer ha avuto un esperienza importante e sicuramente sono d'accordo. Viviamo questo momento con serenità, sapendo di avere l'1% di possibilità di salire direttamente. Siamo felici e orgogliosi di quello che abbiamo fatto perché siamo riusciti nonostante tutto a tenere aperto un campionato fino alla fine. Penso che questo siamo un motivo di orgoglio. Già come ho detto da qualche partita prima di questa, noi vincendo abbiamo la possibilità di giocarci questo 1%. Come dice Christian, ci vuole serenità totale e bisognerà andare in campo sapendo che incontreremo una squadra a cui la vittoria porterebbe la salvezza diretta. Troveremo un clima infuocato, ma questo eventualmente ci preparerà per il futuro.

Che tipo di partita ti aspetti?

Penso sarà una partita inizialmente molto tattica perché loro giocano bene, hanno giocatori di qualità e sanno giocare bene sulla seconda palla. Sulle palle inattive hanno giocatori forti come Esposito e Verde. Sono una squadra qualitativa che per vari motivi in questa stagione si è ritrovata lì. Sicuramente il pubblico gli trascinerà per ottenere qualcosa di importante, però siamo sereni e sappiamo combattere. Sappiamo cosa significhi questa partita perché l'anno scorso in parte l'abbiamo vissuta anche noi. Dobbiamo essere preparati a tutto.

Un messaggio a Viali o Tutino lo manderai?

No, sinceramente penso che il livello dello sport sia proprio questo. Sono convinto che anche per loro sarà una partita dove daranno tutto e per il resto speriamo che Tutino raggiunga il record di Marulla. Per il resto, se vogliamo avere questa speranza dobbiamo guardare a noi e a questa partita che è veramente complicata e difficile. L'altra partita la faccio guardare ai nostri tifosi visto che hanno una bella relazione con il Cosenza.

Contro di noi all'andata lo Spezia non aveva dato l'impressione di essere una squadra in crisi di risultati:

E' la squadra che più mi ha messo in difficoltà nel girone d'andata. Stava giocando un ottimo calcio, ma purtroppo nel nostro mondo puoi giocare anche bene ma sei sempre influenzato da quelli che sono i risultati. Hanno cambiato, prendendo un altro allenatore bravo ed esperto che gli ha permesso di giocarsi oggi qualcosa di importante. Sicuramente psicologicamente saranno anche tranquilli perché sanno che se perdono mal che vada vanno ai play out. Anche questo è un aspetto da considerare e tenere d'occhio, perché invece noi, tra virgolette, siamo costretti a vincere.

Sarà una partita con tante sfumature e da saper giocare, ma ne abbiamo fatte tante e siamo contenti del nostro percorso. Siamo orgogliosi di arrivare all'ultima partita e poi chissà, nello sport in generale qualche sorpresa l'hanno lasciata. Gytkjaer è un esempio con il Monza con l'ultima partita che l'hanno persa ed erano tutti disperati perché potevano andare su direttamente. Comunque, essere qua oggi con un minimo di speranza significa avere fatto qualcosa di grande.

TVS - Come stanno i ragazzi? Recuperi anche Zampano?

Sì, ho recuperato tutti.

TVS - Ci sono dei giocatori dello Spezia che possono essere le loro chiavi nella partita?

Quando arrivi in fondo a una partita pesante penso che la differenza te la faccia anche chi ha delle qualità tecniche individuali. Verde ha il colpo o la giocata, Esposito è un giocatore che sa dirigere bene il centrocampo e ha giocato anche in Serie A. E' rientrato Reca che è un altro giocatore importante. Davanti hanno giocatori di struttura bravi a vincere le seconde palle e a cui dovremmo essere bravi a stare attenti perché un nostro difetto un pò allungarci. E' una squadra che, se vai a vedere le individualità, ne hanno di importanti. Poi sappiamo che Serie B è tosta e difficile e che oltre le individualità ci sono tanti altri aspetti da tenere in considerazione.

TVS - Sarà una partita difficile da interpretare come una sorta di finalissima?

Le finali vanno giocate fino all'ultimo secondo, con grandissimo equilibrio e cercando di rimanere sempre in partita. Non bisogna mai perdere di lucidità. Anche a noi ogni tanto succede, come anche con la Feralpisalò, perché non riesci a trovare l'imbucata o perché il pubblico ti vuole spingere e ti mette frenesia. Dobbiamo avere la pazienza di rimanere sempre in partita, sapendo che queste durano novanta minuti.

Se guardiamo per esempio la partita di Champions di ieri sera (Real Madrid-Bayern Monaco ndr), questa è stata emblematica. Della pazienza e del fatto che l'eroe è stato un giocatore di trentaquattro anni che ha fatto doppietta e gli ha portati in finale (Joselu ndr). Questo vuol dire che chi entra dalla panchina può determinare. Questa è una cosa che ho sempre detto da quando sono arrivato e per questo dobbiamo tutti essere sempre attenti e partecipi.

L'assenza di Nikolau e le condizioni non ottimali dell'ex Wisniewski potrebbero suggerire una coppia d'attacco piuttosto che l'altra?

Ho la fortuna di avere degli attaccanti bravi che mi permettono di variare in base alla situazione come successo domenica con Pierini che ha fatto bene la mezzala. Penso che più che l'aspetto tattico sarà importante quello mentale. Servirà equilibrio e lucidità nelle situazioni farà la differenza, così come il dettaglio e le piccole cose.

A volte mi arrabbio con i giocatori perché si fa fallo o si pensa di essere in fuorigioco e ci si ferma. L'altra volta su palla inattiva di Joel sembrava a tutti fuorigioco e invece era gol (l'azione del gol del'1-1 contro il Catanzaro ndr). Anche nell'ultimo minuto contro la Feralpisalò, Svoboda mi sembrava in fuorigioco e invece era dentro di due metri. Quindi dobbiamo essere bravi a continuare. C'è un arbitro che in caso fischierà, ma intanto fai gol e non ti fermare.

Questo è dovuto a qualche indecisione?

A volte siamo troppo umani. Questo è forse la bellezza di questa squadra, ma a volte dovremmo essere più scaltri e furbi, nel senso buono, che fa parte lo sport. Capire quando battere subito, quando rallentare nei novanta minuti. Invece noi siamo sempre un ritmo e lo teniamo sempre. Se un nostro compagno si ferma continuiamo, se è uno avversario buttiamo fuori la palla. Però questi ragazzi sono eccezionali e hanno fatto qualcosa di straordinario, come il record di punti. Siamo solo all'inizio.

TVS - Nella corsia sinistra Bjarkason è stato utilizzato con grandi risultati, mentre a destra c'è anche Alì Dembelì: le è piaciuta la crescita che ha avuto in questa stagione?

Molto. Sono veramente contento e, tra virgolette, lo dovrebbe essere anche lui. So che è un 2004 e che a volte un ragazzo giovane passa degli alti e bassi, che vorrebbe giocare di più, però per lui non è un anno perso ma importante. E' venuto da una primavera alla Serie B e ha avuto la fortuna di giocare in una squadra che si sta giocando la Serie A. Gli ho detto che voglio vederlo cresciuto anche perché il prossimo anno tornerà alla base di una squadra di Serie A e deve far vedere di essere cresciuto.

Gli ho sempre detto lui che a volte si perde tempo a pensare che non gioco, ma invece bisogna avere la forza di tenere il sorriso, dare il massimo e penso che anche lui i suoi spazi gli ha presi e lo ha fatto bene. Domenica è entrato benissimo e questo per un allenatore che si gira verso la panchina è importante. Un altra bella cosa della partita di domenica è la duttilità. Ci dava fastidio Felici ed Altare era un pò in difficoltà con i crampi. Antonio (Candela ndr) è andato a fare il braccetto e lui ha fatto il quinto.

Io penso che oggi nella difesa a cinque la differenza la facciano i braccetti. Sono quelli che vanno a creare superiorità. L'Inter ha fatto gol con cross di Bastoni e dall'altra parte c'è il braccetto che ha attaccato. Sono andati a prendere Pavard che è un ex terzino destro e lo fanno giocare braccetto. Una volta nella difesa a cinque il regista era il difensore centrale. Io mi ricordo che quando giocavo anche io, Ventura faceva giocare Tommasoni o Pedro Mariani. Oggi, tra virgolette, non sono più loro ma i braccetti.

Noi abbiamo la fortuna di avere anche Svoboda che fa il doppio play nella costruzione e tante cose belle le fa. Poi ogni tanto mi fa arrabbiare negli interventi difensivi. A me piace quando prende quelle iniziative, ma gli ricordo sempre che il loro lavoro è fare i difensori. Puoi andare quanto vuoi, ma dopo la palla in area deve essere nostra. Su questo un pochettino si fa fatica e ci stiamo lavorando.