Gabbiadini, il secondo caso dal "quasi" nulla. Tutto rientrato
Tante parole, troppi malintesi, ma alla fine i veri verdetti arrivano dal campo. E in questo caso, ieri Manolo Gabbiadini è stato schierato da titolare da Sarri nell'amichevole contro il Porto. Le polemiche, o presunte tali, arrivano sempre dopo uscite dei procuratori: era toccato ad Higuain, adesso è stato il caso dell'ex Sampdoria. In entrambi i casi, il presidente Aurelio De Laurentiis ha mostrato grande intelligenza, lasciando perdere le dichiarazioni, che in effetti potevano trovare il tempo che trovavano. Prima la richiesta di un maggiore utilizzo, poi la schiarita; del resto il ritardo di preparazione era stato in qualche modo programmato, non solo da Sarri ma anche dallo stesso Pagliari. Per questo il tutto "sembra" essere finito in una bolla di sapone.
"Non sono sorpreso dalle parole dell'agente. Si parla troppo nel calcio - ha dichiarato De Laurentiis -. Pagliari ha voluto mandare un messaggio dall'esterno ma lascia il tempo che trova. I procuratori lo sanno che devono stare zitti. Noi che siamo gli arbitri non abbiamo voluto neanche sanzionare questa sua entrata a gamba tesa". Tutto rientrato quindi? Sì e no. Il nuovo modulo di Sarri in qualche modo penalizza la presenza di troppi terminali offensivi, anche se alla fine la squadra è impegnata su tre fronti e lo spazio c'è per tutti. Dipende anche da "che tipo di spazio" chiede Gabbiadini. Il giocatore non è sul mercato, il Napoli ci punta e forte. Le garanzie sono già arrivate: ma per mettere la parola fine (ed evitare brutte figure), conviene comunque aspettare il termine del mercato.