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...La difesa della Juve

...La difesa della JuveTUTTO mercato WEB
© foto di Giacomo Morini
venerdì 17 luglio 2009, 00:002009
di Andrea Losapio

Felipe Melo e Diego. Due grandi nomi, due strepitosi interpreti che regalano ai tifosi juventini la possibilità di sognare davvero. La coppia di brasiliani fa balzare la Vecchia Signora a qualche punto più avanti rispetto alla scorsa stagione, considerando soprattutto che è stata indebolita una diretta avversaria (la Fiorentina avrebbe potuto anche inserirsi nella lotta per il secondo posto, anche se solo nel finale di stagione), e che il Milan ha perso Kakà e probabilmente perderà - nonostante le smentite di Galliani - anche Andrea Pirlo. Sembrerebbe quindi una lotta a due con l'Inter, squadra capace di vincere tre scudetti di fila senza troppi problemi: i nerazzurri però si sono ulteriormente rinforzati con gli arrivi di Milito, Thiago Motta e, in ultima battuta, Lucio. Qualche juventino potrebbe obiettare che il difensore capitano del Brasile non è troppo superiore a Fabio Cannavaro, rientrato dopo tre anni di Real Madrid: mi permetto di dissentire, anche se l'ex Parma è stato un fantastico interprete del ruolo, per ora il sudamericano è una spanna sopra, anche se non si può mai dire cosa ci può riservare l'annata calcistica.

Certo è che per ridurre ulteriormente le distanze - magari annullarle - e dare l'assalto anche all'Europa servono altri tre acquisti: una punta (soprattutto se Giovinco è considerato la prima alternativa a Diego), e due terzini. Proprio su quest'ultimi ci soffermiamo: Secco aveva detto - in tempi non sospetti - che se non fosse tornato Criscito sarebbe arrivato un altro interprete del ruolo. Bene Grosso, anche se l'età non depone a suo favore, ma anche dall'altra parte sarebbe tempo di aggiustare le cose: Grygera non dà troppa sicurezza, mentre Zebina gioca sì e no dieci partite all'anno al massimo della forma. Un po' poco per puntare sia a Champions che a campionato. Si fa un gran parlare di Fabiano Santacroce: giocatore inutile, perché con tre centrali difensivi (e Grygera all'occorrenza) del livello di Legrottaglie-Cannavaro-Chiellini difficilmente vedrebbe il campo in maniera regolare, con conseguente rischio di bruciare un talento importante, anche in ottica nazionale.