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Banchini: "Alessandria era diventata come Pechino Express, ce n'era sempre una"

Banchini: "Alessandria era diventata come Pechino Express, ce n'era sempre una"TUTTO mercato WEB
© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com
venerdì 17 maggio 2024, 12:34Serie C
di Claudia Marrone
A Tutta C
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Ospite: Marco Banchini A TUTTA C con Luca Calamai e Daniel Uccellieri
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Nel corso dell'appuntamento mattutino di A Tutta C, trasmissione di TMW Radio dedicata al mondo della Serie C, è intervenuto mister Marco Banchini, reduce dalla stagione con l'Alessandria, primo tema affrontato dal tecnico: "Ho molto rispetto per una piazza come quella dei grigi, ha avuto una storia importante, ma vengo al dunque. Io ero stato contattato dalla parte francese del club, che poi non ha rilevato l'intero pacchetto azionario, e per me era una sfida, perché la situazione non era delle più rosee. Con i ragazzi e lo staff abbiamo però raddrizzato la barca nel giro di due mesi, ma poi è iniziato quello che ho definito il Pechino Express, ce n'era sempre una: ma i giocatori hanno sempre lottato, fino a sette giornate dal termine quando sono arrivato a uno scontro con i vertici societari. Mi dispiace per come è andata, avremmo potuto fare qualcosa, ma la situazione finanziaria non ce lo ha permesso. Spero però si trovino persone che abbiano voglia di vestire e programmare, perché a me piace parlare di calcio".

E andiamo allora al campo, alle imminenti sfide playoff: chi vede come rivelazione?
"Parto da un ragionamento che è logico, domani ci sarà il turno di ritorno e poi ancora sei partite per chi vuole andare in Serie B: questo è l'emblema della difficoltà di giocare un playoff nella fase finale. Detto ciò, il Taranto di Capuano non è ancora morto, e il mister non è più quello di qualche anno fa che faceva dell''ordine e la struttura il suo punto cardine, ha rivisto i suoi principi tattici e si è creato un ambiente esplosivo: la gara di Vicenza potrà regalare delle sorprese. I rossoblù mi ricordano molto il Palermo di Baldini. E l'altra squadra che vedo veramente bene è la Carrarese, non conosco Calabro ma ho visto un filotto di partite veramente importante che ha caratterizzato il girone di ritorno, solidità, rosa profonda e una struttura notevole. Ora ha anche un risultato di vantaggio. Facciamo attenzione a queste due formazioni".

Ai playoff anche le seconde squadre di Juventus e Atalanta.
"Nel 2019 affrontai la Juve NG, c'era Pecchia allora, ma il club ha fatto un percorso nel quale ha dimostrato di aver capito quali profili poteva valorizzare in C e quali mandare all'estero. L'Atalanta. come primo anno, è partita con due marce avanti, penso che il binomio direttore-allenatore, tra Gatti e Modesto, abbia fatto la differenza nel cullare questi ragazzi e fargli ben interpretare la categoria. Penso a Vlahovic, che ha iniziato in sordina ma è poi esploso. La società, anche in ottica plusvalenze, ha dei talenti davvero importai e ha capito come valorizzare il percorso. A Catania potrà essere competitiva, ha un'idea di gioco propositiva, diverte, rischia sì qualcosa ma ti impone anche il suo gioco".

L'unico pareggio nelle gare di andata è stato tra Triestina e Benevento: chi vede favorita?
"Il Benevento ha ora due risultati su tre, ma non credo sarà condizionato da questo. Vedo una squadra che quando ha voluto accelerare ha messo in difficoltà la Triestina, e vedo appunto i sanniti favoriti, anche per la rosa che hanno: il loro campionato non è stato forse semplice, ma nelle difficoltà si sono compattati".

Mantova, Cesena e Juve Stabia le neo promosse: come le valuta?
"Racconto questo aneddoto: nel 2021, quando allenavo la Vis Pesaro, ho fatto 6 punti con la Lucchese, che vedo poi nei playoff con il Gubbio, dove i rossoneri escono, a cospetto di una gara dominata: mi feci dare il numero di Pagliuca per fargli i complimenti, si vedeva che avrebbe fatto strada. Il mister si è meritato questo miracolo, miracolo per quello che rappresentava la Juve Stabia. Torno comunque su un concetto, quando direttore e allenatore condividono principi, tutto è più liscio. Si è visto a Mantova. E a proposito, un plauso va fatto poi a Possanzini, per me è pronto per la Serie A. Si parla poi molto del Cesena di Toscano, allenatore di categoria che propone un calcio intenso, affidato a tre-quattro esperti con giovani che fanno poi la differenza".

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