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...con A.Gaucci

...con A.GaucciTUTTO mercato WEB
© foto di Hernandez/Alterphotos/Image Sport
martedì 2 dicembre 2014, 00:002014
di Alessio Alaimo
"Interessato al Maiorca, allenatore italiano? Può darsi. Asensio al Real Madrid, avrebbe detto no all'Italia. Perugia, tornerò... ma mio padre no".

Alessandro Gaucci, occhi sul Maiorca. Il figlio dell'ex presidente del Perugia Luciano, parla a TuttoMercatoWeb delle sue prospettive di ritorno nel calcio. Con un occhio al passato. E alla partita di Coppa di stasera tra Verona e Perugia che lo vede diviso a metà. Da una parte Sogliano, dall'altra la sua ex squadra.

Gaucci, torna nel calcio con il Maiorca?
"C'è un gruppo di investitori italiani che sta negoziando l'acquisizione del pacchetto di maggioranza che non è stato ancora definito. In quel caso ci potrebbe essere l'interesse di mettermi come persona di loro fiducia a gestire la parte sportiva della squadra. Ma l'acquisto non è stato ancora definito. Bisogna aspettare. La trattativa è lunga e difficile".

Porterà un allenatore italiano?
"Portare un allenatore da fuori è sempre complicato. Bisogna capire cosa succederà. Io però credo che ogni Paese debba avere gente che conosce il calcio del posto. Magari a grandissimi livelli, vedi il Real Madrid, è più facile. Ma in serie B o C ci vogliono allenatori che conoscono la categoria. Vero che poi i nostri allenatori sono sempre molto bravi e si adatterebbero con poco tempo. Sono una persona di mentalità aperta e penso sempre a qualsiasi soluzione: di allenatori bravi in Italia ce ne sono tanti, ma è importante conoscere la lingua, la maggior parte di loro non parla le lingue straniere. E quando vai all'estero devi confrontarti con una realtà diversa. Anche se lo spagnolo è vicino all'italiano, è una lingua complessa".

Ha già qualche idea?
"Prima vorrei che si concretizzasse la trattativa, poi ne parleremmo. Poi oggi c'è un allenatore che sta facendo discretamente. Non è detto che non possa rimanere lui".

Stasera c'è Verona-Perugia. Da una parte Sogliano, suo ex giocatore, dall'altra la sua ex società.
"È stato mio giocatore per sette anni, sta facendo grandissime cose. Dall'altra parte c'è la storia della mia vita. Sono combattuto. Ma Perugia ce l'ho nel cuore, è normale che tiferò per il Grifo. Ma Sean questo lo sa".

Come lo vede il Perugia di quest'anno?
"Una squadra di giovani interessanti, ha bisogno di un po' di tempo. Può arrivare ai playoff, ha un ottimo gioco. Camplone è stato un mio calciatore, è una grandissima persona e un allenatore che arriverà in alto. Gli auguro ogni bene".

E suo padre, tornerà a Perugia un giorno?
"Si gode la meritata pensione, non credo abbia intenzione di tornare presto. È tranquillo, ha raggiunto la pace. Difficile farsi venire la voglia di calcio in un posto bello come Santo Domingo. Lì si vive con ritmi".

Lei ci tornerà?
"Certo. Ho lasciato il cuore, ho tanti amici. Tutte le volte che vado sono felice di tornare a Perugia. Prima o poi ci tornerò. Mi farebbe piacere fare una partita a livello internazionale con la squadra che gestirò. Sarebbe bellissimo".

Occhi sul Maiorca: Asensio al Real Madrid.
"Ha già firmato. E questo può rappresentare un problema perché la richiesta del nostro gruppo era che il giocatore rinnovasse il contratto. Oggi è uno dei giocatori più forti, ha sempre fatto la differenza. È di un altro pianeta, era importante tenerlo. Ma ormai ha firmato per il Real Madrid, anche se fino a giugno rimarrà al Maiorca in prestito".

È stato vicino a qualche squadra italiana?
"Sì. Ma credo che l'Italia non foosse in cima tra le sue preferenze. Ma immagino anche perché, aveva richieste da squadre di primo livello in Inghilterra. E ora è arrivato il Real Madrid".