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...con Antonelli

...con AntonelliTUTTO mercato WEB
giovedì 5 settembre 2019, 00:00A tu per tu
di Alessio Alaimo
“Mercato entusiasmante dal primo all’ultimo giorno. Atalanta, ti racconto Malinovskyj: a gennaio c’era la Roma. Rafinha e la Fiorentina, la verità. Parma, Pezzella contesto ideale. E De Paul...”

“È stato un bel mercato, interessante. Ci sono stati colpi veri fino all’ultimo, è stata una sessione viva, entusiasmante”. Così a TuttoMercatoWeb l’operatore di mercato Stefano Antonelli.

L’operazione migliore?
“Credo che a fine anno porterà maggiori risultati l’affare Lukaku. È un valore aggiunto, può fare tanti gol e avere un ruolo da grande protagonista all’Inter”.

In nerazzurro è arrivato anche Sanchez.
“Può giocare con tutti gli attaccanti. Lukaku, Lautaro e chiunque altro. È il partner d’attacco ideale per chiunque”.

Un bel colpo mediatico lo ha fatto anche la Fiorentina: Ribéry.
“La Fiorentina ha dato un messaggio chiaro: il nuovo percorso viola è sui giovani. E accanto ai giovani mancavano quelli più esperti e carismatici. Caceres in difesa, Badelj tra i centrocampisti e Ribery lì davanti sono i giocatori giusti per aiutare i più giovani. Ribery è stato il colpo ad effetto, darà tanto anche nello spogliatoio”

Lei ha portato Malinovskyj all’Atalanta.
“Nella fascia medio alta è un calciatore che tutti volevano. Roma, Sampdoria, Milan. Così come in Germania tranne le prime quattro. A gennaio c’era la Roma, ma il Genk aveva ritenuto opportuno tenerlo per vincere lo Scudetto. È un centrocampista offensivo, Gasperini lo predilige un po’ più avanti della linea di centrocampo. Ha tantissima qualità e forza. La trattativa è stata difficile, ogni volta c’era un rialzo. Ma la volontà del calciatore è stata determinante. E l’Atalanta lo ha voluto fortemente”

Lei ha contributo anche al passaggio di Pezzella al Parma.
“Negli ultimi due anni ha giocato poco. Ma per chi lo ha seguito, è un calciatore con qualità. Parma può essere il contesto ideale. La trattativa si è sbloccata quando Sema ha deciso di andare all’Udinese, Pozzo e Faggiano sono stati bravi, così come l’agente Mario Giuffredi. E spero di essere stato bravo anch’io da intermediario”.

Rafinha viola mancato, che è successo?
“La Fiorentina ha fatto un’offerta importante. Le ultime ore sono state frenetiche, i viola hanno anche aumentato l’offerta. Poi è arrivato il Rennes che ha pagato il giocatore venticinque milioni. Sono dalla parte della Fiorentina, forse la valutazione era un po’ alta”.

La delusione del mercato?

“Più che delusione, mi aspettavo facesse questo mercato: la Sampdoria che non si è mossa. C’è una proprietà che potrebbe cambiare da un momento all’altro”.

Per tutto agosto sembrava al passo d’addio. Poi Rodrigo De Paul è rimasto all’Udinese.
“Credo che ci sia stata una gestione del mercato non proprio congeniale. De Paul è un giocatore importante, soprattutto in questo mercato un po’ dopato. Credo sia mancata l’offerta pari alle esigenze dell’Udinese. Il mercato di De Paul si costruisce nei mesi precedenti, non gli ultimi giorni”.

Il 2 settembre Icardi ha lasciato l’Inter per il PSG.
“Aveva stancato tutti. Anche chi non era protagonista principale. Icardi va a giocare fuori dal nostro campionato, il PSG può permettersi di pagargli lo stipendio che voleva e ha permesso all’Inter di non depauperare il patrimonio e di allungargli il contratto. L’Inter ha dimostrato di essere una società vera”.

Scudetto: su chi punta?
“Tifo Antonio Conte. È il valore aggiunto dell’Inter. Ma la Juve è ancora una spanna superiore”.

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