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...con Bianchi

...con BianchiTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
domenica 9 settembre 2018, 00:002018
di Alessio Alaimo
Voglio tornare a giocare, intanto studio da ds. Io e la Reggina, colloquio con Taibi ma Reggio è speciale e non voglio rovinare il passato. Juve, dopo il primo gol CR7 non si fermerà più. Inter, Spalletti è ok

“Aspetto la possibilità di tornare a giocare, intanto ho scelto di fare il corso da direttore sportivo perché odio perdere tempo”. Così a TuttoMercatoWeb l’ex attaccante - tra le altre - di Torino e Atalanta, Rolando Bianchi, che aspetta una chiamata e intanto studia da ds.

Ds del futuro: il suo modello?
“Paratici. Per il suo modo di lavorare. Apprezzo anche Ribalta dello Zenit, è veramente bravo. E mi piacciono anche Mauro Pederzoli e Federico Cherubini”.

Davvero stava per tornare a giocare per la Reggina?
“Con Taibi avevo avuto uno splendido colloquio. Per me la Reggina significa tanto. Ma non ho voluto scendere di categoria. Se scendo di categoria voglio giocare per vincere. Non ho visto quell’idea e quindi ho avuto qualche titubanza. A Reggio nel mio periodo abbiamo fatto una delle imprese più belle degli ultimi trent’anni. Non ho voluto buttare via quanto di buono fatto. Reggio ce l’ho nel cuore. Tanti tifosi mi hanno scritto dei messaggi, avevo pensato di accettare poi ho ragionato e riflettuto e quindi ho scelto, a malincuore, di non andare. La Reggina vorrei vederla in altri palcoscenici”..

Serie A: ancora Juve per il campionato?
“È la squadra più forte del campionato. E poi CR7 dopo il primo gol ne farà tanti altri. I palloni d’oro parlano per lui”.

L’Inter l’antagonista principale?
“Ha fatto un ottimo mercato. L’allenatore non l’ho mai avuto ma mi sembra molto preparato. La squadra è allestita bene. La Juve però ha avuto bisogno di tempo. Il mondo bianconero è vincente. All’Inter manca ancora qualcosa”.

E lei tornerà a giocare, quindi...
“Fisicamente sto benissimo. È vero, sono fermo da un anno. Ma mi sto allenando tutti i giorni. Ho fatto anche il ritiro con gli svincolati. La squadra che mi prenderà dovrà credere nelle mie qualità umane, perché calcisticamente ho poco da dimostrare. Sono una persona seria, leale e responsabile e una società che mi vuole deve prendermi per queste qualità”.