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...con Bocalon

...con BocalonTUTTO mercato WEB
© foto di Marcello Casarotti/TuttoLegaPro.com
giovedì 17 dicembre 2015, 00:002015
di Alessio Alaimo
"Che sogno la notte di Genova! Alessandria, avanti così. Io, interista che studiava Inzaghi. Inter? Nessun rimpianto, ne parliamo a fine carriera. Vogliamo andare in B..."

Eroe per una notte, con un obiettivo in testa: ripetersi, perché i treni ripassano e Riccardo Bocalon vuole salire ancora a bordo. L'Alessandria espugna prima Palermo e poi Genova. Ko i rosanero prima, i rossoblù di Gasperini poi. E il sogno Coppa Italia va avanti. "Quella di mercoledi è stata una giornata emozionante, davvero", racconta a TuttoMercatoWeb l'attaccante della formazione di Gregucci.

Avete fatto fuori dalla Coppa Italia Palermo e Genoa. Beh, mica male per essere una squadra di Lega Pro.
"Stiamo continuando a portare avanti un sogno, con i valori di questa società e della città. Siamo davvero orgogliosi. Poi, vincere contro una squadra di serie A è ancora più bello".

La correggo: due squadre di A, nel giro di poche settimane.
"Questi momenti li vivono tante squadre, ci sono periodi che vanno bene e altri che vanno male. Guardiamo in casa nostra più che in quella degli altri. I tifosi avversari del Genoa si sono congratulati: una bella pagina di sport".

Che effetto fa segnare ad una squadra di A?
"Fare gol è sempre bello. Sia con la prima che contro l'ultima, ma se segni ad una squadra di serie A sì, è bellissimo"

Protagonisti, in campionato e in Coppa Italia. Qual è il vostro segreto?
"Si comincia sempre da 0-0, il mister ci ha insegnato a preparare le partite così, sapendo che abbiamo il 50% di possibilità di vincere. Dal presidente a chi lavora dietro le quinte, siamo tutti ambiziosi. Vogliamo fare bene, anche i tifosi hanno lo stesso obiettivo della squadra. Tutto questo ci sta portando a risultati importanti. Vogliamo tornare grandi".

In campionato invece, obiettivo serie B.
"Siamo costruiti per andare in serie B, vedremo".

E lei, dove si vede il prossimo anno?
"Sono dell'Alessandria per tre anni, voglio portare più avanti possibile questi colori".

Il suo idolo?
"Sono interista ma... Pippo Inzaghi".

Un simbolo del Milan.
"La passione e la grinta che aveva lui nel fare gol erano emblematici. Fino all'ultimo ha dato tutto per la maglia con cui ha giocato. È il mio modello".

Fino a qualche anno fa il suo cartellino era dell'Inter. Se ci pensa, cosa dice?
"Non vivo di rimpianti, ognuno ha quello che si merita. Mai dire mai... A fine carriera vedremo dove sarò arrivato".